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Kevin Karsch, uno studente di scienze dell’informazione all’università dell’Indiana, ha prodotto questo software per inserire oggetti renderizzati in foto preesistenti adattando ombre, rifrazione, e luminosità, al contesto.
I risultati sono impressionanti, e la domanda che sorge spontanea a questo punto è: la fotografia può ancora essere considerata una prova valida?
Ad esempio, basterebbe fotografare qualcuno che passa fuori dalla casa in cui si è compiuto un delitto e aggiungere alla foto una versione renderizzata dell’arma usata, per avere una prova inoppugnabile che incolpa qualcun altro.
Lo stesso sistema potrebbe essere usato per infangare la reputazione di personaggi pubblici, aggiungendo oggetti imbarazzanti all’interno delle loro foto.
Link al sito progetto, che contiene anche alcune foto di esempio: [url=http://kevinkarsch.com/publications/sa11.html]Rendering Synthetic Objects into Legacy Photographs[/url]