Yandex: Il rivale russo di Google sbanca il Nasdaq

Collocato a 25 dollari, volato in avvio a 61, il titolo Yandex (acronimo di Yet another iNDEXer, letteralmente “ancora un altro indice”) è stato scambiato alla chiusura delle borse italiane a 33 dollari.

Il 24 Maggio è diventata sicuramente una giornata da ricordare per Arkady Volozh, Matematico kazako di 44 anni nonchè Direttore Generale di Yandex, il motore di ricerca preferito da chi utilizza l’alfabeto cirillico.

Pochi giorni fa infatti c’è stato il lancio in borsa sul Nasdaq di Yandex, che è partito subito in quarta: la miglior Ipo (Offerta pubblica iniziale, cioè l’offerta al pubblico di una società intenzionata a quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato) del settore dai tempi del boom, avvenuto ormai sette anni fa, proprio del rivale Google.

Ma facciamo un passo indietro, la nascita di questo motore di ricerca è avvenuta nel lontano 1989 (a pochi mesi dalla caduta del Muro di Berlino) grazie all’idea di due compagni di scuola: il nostro amico Volozh e il suo compagno di merende Ilya Segalovich (che per inciso NO, non ha nulla a che vedere con un :nsfw: brutti sporcaccioni); nonostante ciò il motore di ricerca ha fatto la sua comparsa sul web solo nel 1997, dopo un lungo periodo servito a perfezionarlo; un team di linguisti ha infatti messo a punto un prodotto in grado di diventare il principale motore di ricerca nei paesi in cui Google non era riuscito ad imporsi, ovvero quelli della Federazione Russa, Ucraina, Kazakistan e Bielorussia.

Diamo un po’ di numeri snocciolati apposta per l’occasione dai siti che hanno diffuso la notizia:

Nello scorso anno 38,3 milioni di visitatori unici al mese, un fatturato dichiarato in 445 milioni di dollari e un aumento rispetto 2009 del 43%. L’utile netto, invece, ammonta a 135 milioni di dollari con un’impennata del 90%. Tutto, stando alle spiegazioni di Arkady Volozh, grazie alla vendita di messaggi pubblicitari che in compenso è crollata su televisioni (-6%) e carta stampata (-41%) rispetto al biennio 2008-2010.
Il giorno del lancio, le azioni hanno toccato un picco di 61 dollari: attualmente Yandex guadagna il 43,76% a circa 35,79 euro per azione.
Morale della favola, nelle casse della Yandex entreranno circa 1,3 miliardi di dollari.

Insomma, per un matematico prima impiegato di un gasdotto e successivamente come direttore tecnico di una coperativa che si occupava di scambiare semi di zucca russi con personal computer dev’essere stato un grande e soddisfacente passo avanti.

”I pc erano il nostro stipendio”, ha raccontato anni dopo. “Un ottimo stipendio: con due di essi ho acquistato il mio primo appartamento di due stanze a Mosca”.

Fonte: qui, quo e qua, grazie per aver volato con Nerd Airlines.

Via

Essendo, si spera, il mio primo articolo invoco clemenza :res: miei cari legaioli, ma ho la vaga impressione che questo disperato appello non servirà ad una beneamata cippa.

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