[quote][b]Che la forza del Combat-Folk sia con voi![/b][/quote]
[quote]E’ il dodicesimo capitolo discografico della saga ventennale dei Ramblers, formatisi nel 1991. Ed è anche l’ultimo disco inciso nella storica sala di registrazione dell’Esagono di Rubiera (RE), che col 2011 chiude i battenti e presso la quale la band ha realizzato gran parte dei suoi dischi.
Registrato con Carloenrico Pinna, presente da sempre allo Studio Esagono, tra il novembre e il dicembre dell’anno passato, “[b]Sul Tetto del Mondo[/b]” vive del suono degli ambienti dello studio, con incisioni volutamente mirate a catturare il respiro degli strumenti acustici di tradizione folk e il battito combat-folk della sezione ritmica nella sala di ripresa esagonale. Senza alcun ricorso a effetti e “trucchi” di studio. La produzione, così come la scrittura e l’arrangiamento dei tredici brani presenti, è stata curata interamente dalla band, come già per il disco passato, mentre tra i pochi ospiti presenti spicca la figura del percussionista Tony Esposito, che impreziosisce con le sue ritmiche “¡Que Viva Tortuga!”.[/quote]
Odiando il repost da wikipedia come sempre non sto ad ammorbarvi con inutili nozioni che potete trovare tranquillamente facendo qualche click in più.
L’album dei [b]Modena City Ramblers[/b], disponibile nei negozi dal [b]15 marzo[/b] e direttamente in tour a partire dal 17 marzo, si presenta con questa pubblicità/parodia delle nostre care [b]Guerre Stellari[/b]. Conoscendo (si fa per dire…) alcuni dei componenti del gruppo il primo pensiero che mi è venuto vedendo questo video è stato: “[i]Siete sempre i soliti cazzoni![/i] :-D “.
Sotto approfondimento il Comunicato Stampa ufficiale:
[more]Rispetto ai precedenti lavori, in questo disco i MCR non rincorrono alcun progetto concettuale ai quali legare le canzoni. Esse vivono di vita propria e coesistono in un album dedicato a gran parte dei temi che, sia a livello di sonorità che di liriche, da sempre popolano il cosiddetto “universo Ramblers”. Ci sono canzoni aggressive, dove il violino, la fisarmonica e il flauto si rincorrono nel classico stile della band, e brani più lenti dove la voce si stende melodicamente su paesaggi di chiara matrice ballad-folk. In generale, musicalmente, si riconosce chiaramente un largo spazio dei suoni di natura acustica rispetto a quelli elettrici.
Il titolo del disco prende spunto da una delle sue canzoni, la sognante “Seduto sul Tetto del Mondo”, piccolo affresco intimista intriso di spiritualità celtica.
Nei testi, a fianco di liriche ispirate e influenzate dagli accadimenti del mondo attuale (“AltrItalia”, “I Giorni della Crisi”), si assiste al ritorno anche di tematiche più introspettive, fino ad entrare, in “Tra Nuvole e Terra” e la conclusiva “Specchio dei Miei Sogni” (impreziosita dalle sonorità degli archi del quartetto Archimia) nel territorio della canzone d’amore. Come in quasi tutti i precedenti dischi, accanto all’italiano, compare anche il dialetto emiliano, come nella cavalcata “S’ciop e Picòun” e nel ritornello della trasognata “Camminare”.
Nella folkeggiante “Il Posto dell’Airone” i MCR, infine, ricordano il luogo in cui sono nate molte delle loro canzoni, con un poetico affresco di molti personaggi che hanno legato la loro storia a quella dello studio Esagono.
Alla voce solista in tutti i brani del disco, Davide “Dudu” Morandi, è assecondato dagli storici componenti Franco D’Aniello ai flauti, Massimo “Ice” Ghiacci al basso, Francesco “Fry” Moneti al violino e ai plettri, Roberto Zeno alla batteria e percussioni. Come già nel precedente disco, Leo Sgavetti, ormai da tre anni in formazione, si occupa della fisarmonica e delle tastiere, mentre alla chitarra acustica debutta, dopo un anno di concerti dal vivo, Luca Serio Bertolini, già tecnico al seguito dei live della band e autore, come solista, di due album a suo nome. Infine, al banjo e al bouzouki, si segnala il ritorno dello storico membro fondatore Luciano Gaetani, rientrato in pianta stabile.
L’originale grafica è stata curata, come già per il precedente disco, dalla stessa band che, ispirata dalla costante visione di una ranocchia giocattolo posizionata proprio al centro del mixer nella sala regia dello studio, ha ben pensato di inserirla come figura protagonista di un disco che, più che gracchiare, vuole soprattutto balzare in cima agli amori musicali dei tanti fans in attesa…
Da marzo 2011 i MCR porteranno in tour le nuove canzoni, assieme ovviamente a vecchi successi e cavalli di battaglia.[/more]
[b]Che la forza del Combat-Folk sia con voi![/b] (cit.)
Fonte [url=http://www.ramblers.it/]www.ramblers.it[/url]