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Buondì a tutti voi legaioli. Quest oggi vorrei portare alla vostra attenzione nonché proporvi una nuova rubrica. Codesta rubrica non è proprio nuova in quanto trattasi di una vecchia idea di Code2 di alcuni mesetti orsono, da lui poi non più proseguita, potete vedere i vecchi esempi Qui, Qui e Qui.

Siccome l’idea mi piacque molto avrei preso la decisione di riprenderla e renderla continuativa nell’arco delle settimane. Si tratta sostanzialmente di un breve commento, non proprio una completa recensione, ad un film in uscita al cinema che ho potuto vedere nel week end. Naturalmente questo post è una prima prova per vedere se l’idea può piacere, se naturalmente il gran capo Itomi da il suo benestare e se Code2 primo autore di questa rubrica mi concede il permesso di continuare (naturalmente Code è sottinteso che qualora tu voglia partecipare a questa cosa sei il benvenuto ed hai diritto di prelazione).

Altra cosa molto importante: Il nome della rubrica. Siccome Itomi va molto fiero del fatto che questa nostra community sia autoalimentata e cresca autonomamente con idee lanciate proprio dalla base, dagli utenti. Vorrei anche io poter alimentare questo fantastico processo chiedendovi di suggerirmi un nome accattivante e divertente per la rubrica in questione.

Commento di questa settimana:

Per cominciare il film su cui è caduta la mannaia della mia critica personale questa settimana è stato l’atteso: Harry Potter e i Doni della Morte Parte 1.

Faccio una premessa, sappiamo tutti che la storia del: “dovevi leggere il libro, il libro è meglio del film, hanno tagliato un sacco di parti”, è trita e ritrita. Nel caso di Harry Potter però è bene ricordare come il quinto ma soprattutto il sesto film sella saga abbiano seriamente sofferto di questa malattia, per cui di questa scontata considerazione bisogna forzatamente tenere conto in questo caso. Difatti proprio per questo motivo il settimo, ultimo e cruciale capitolo è stato diviso in due parti, per non perdere nulla del rocambolesco finale.

La divisione in due parti, c’era da aspettarselo, ha reso questa prima parte molto lenta, psicologica e quasi totalmente incentrata sul trio di protagonisti: Harry, Ron ed Hermione. Una sorta di lunga spiegazione o lungo preambolo a ciò che verrà dopo. Non per forza un male, anzi questo film finalmente si sofferma sugli aspetti personali dei protagonisti, oramai cresciuti, e ci permette di “conoscerli” più da vicino.
La trama non risente eccessivamente di tutto ciò e scorre via abbastanza bene fra la ricerca di un Horcrux e l’altro o la spiegazione di cosa siano i Doni della Morte.

David Yates al suo terzo film della saga forse sta finalmente imparando a girare un film come si deve, anche se è probabile che debba molto al nuovo direttore della fotografia: Eduardo Serra, fra le altre cose candidato all’Oscar per la fotografia ne La ragazza con l’orecchino di perla.

In sostanza Thumbs Up per questo Harry, in attesa del pirotecnico finale.

Se vi è piaciuto guardate anche:

Gli altri film della saga di Harry Potter.