Biocarburante dal grasso di pollo

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Tyson Food – il gigante dei prodotti alimentari a base di pollo, manzo e maiale – ha aperto un nuovo stabilimento in Louisiana (USA); non produrrà cibo ma un carburante derivato da grasso di pollo e avanzi di cibo.

Realizzata in collaborazione con la Syntroleum Corporation, la raffineria è alimentata dagli scarti della lavorazione della carne provenienti dagli impianti alimentari di Tyson e di aziende terze, oltre che dai ristoranti.

[…]

Tyson Food e Syntroleum tengono a precisare che il loro carburante non si può definire strettamente biodiesel per via del procedimento con il quale è ottenuto: si usa il calore per cambiare la struttura molecolare dei grassi e degli oli, che poi vengono raffinati.

Il risultato è qualcosa che somiglia più al gasolio e al cherosene che al biodiesel, e per questo ha un impiego potenziale molto più alto.

E fu così che la KFC scoprì di avere un immenso capitale tra le mani… :-D

Il progetto è interessante e mira a riutilizzare una tipologia di scarti (come gli oli e i grassi lavorati) estremamente inquinanti/impattanti se smaltiti con tecniche più tradizionali.

Prima di gridare al Nuovo Gigante Buono vorrei però sapere se e quali sono gli scarti di questa seconda rilavorazione, sapere cioé se la cura è peggiore del male (un po’ come la Centrale “Lisa Simpson” di riciclaggio di Mr. Burns per intenderci).

Dopotutto non dimentichiamo che la Tyson Food in passato è stata accusata (e spesso condannata) di ipersfruttamento dell’allevamento aviario mediante batterie d’allevamento disumane e bestie letteralmente ingozzate di antibiotici, di utilizzare tecniche atroci per la macellazione (ricordate il video della PETA che fece tanto scalpore su Youtube?), di aver occupato immigrati clandestini, di avere dato lavoro solo a persone bianche in Alabama (con tanto di cartello “Whites only” all’ingresso), di essersi rifiutata di far testare la sua carne ritenuta contaminata da Escherichia Coli e di aver addirittura inquinato falde acquifere con gli scarichi dei propri stabilimenti.

Cioé, tanto per dire.

Via Zeus News | Tyson Foods [Wiki EN]

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