LegaQuest: Che fine ha fatto l’Amiga?

LegaQuest: Che fine ha fatto l’Amiga

Le LegaQuest sono caccia al tesoro per gli autori e gli utenti di Lega Nerd: gli autori dovranno cercare informazioni e postare nuovi articoli sull’argomento della LegaQuest giornaliera, mentre gli utenti potranno commentare il post relativo sul blog o nel gruppo con eventuali informazioni in loro possesso legate all’argomento proposto.
Una LegaQuest dura un giorno intero e tutti gli autori e i visitatori di Lega Nerd sono invitati a partecipare!

La LegaQuest di oggi è incentrato sulla mitica Commodore Amiga, quello che ci interessa sapere è che fine hanno fatto i diritti di Amiga e Commodore, cosa è stato prodotto negli anni, cosa è stato annunciato e chi attualmente sta producendo qualcosa. I tag di riferimento da tenere a mente ovviamente sono Commodore e Amiga, con una particolare attenzione agli ultimi sviluppi e alla storia di Amiga.

Seguono un po’ di info utili per tutti, buona caccia e buona giornata! :)

La progettazione di Amiga, e il suo sistema operativo AmigaOS, risale al 1983, quando la società Hi-Toro iniziò a sviluppare un prototipo di computer denominato “Lorraine” (dal nome della moglie di David Shannon Morse, che fu co-fondatore della Hi-Toro ed uno dei progettisti) e un sistema operativo per coordinarne le potenzialità hardware. Presto Hi-Toro fu rinominata Amiga Corporation.

Sebbene nel 1983 molte parti di Lorraine non fossero state ancora realizzate, già a quel tempo Dale Luck e un gruppo di ingegneri si stavano occupando della progettazione del sistema operativo che avrebbe accompagnato la nuova macchina, simulando via software l’hardware non ancora disponibile per mezzo di una workstation Sun. Alla fine del 1983 il sistema operativo offriva già un’interfaccia grafica con finestre e menù: era stata realizzata tutta la gestione grafica (Intuition) progettata e implementata da R. J. Mical; il tutto era controllato da un microkernel (Exec) creato da Carl Sassenrath.

Nel 1984 Amiga Corporation e il progetto Lorraine furono acquistati da Commodore, azienda in quel momento forte per il successo del C64. All’epoca dell’acquisto il sistema operativo era ancora incompleto, pertanto Commodore decise di mettere da parte alcune componenti del progetto CAOS (Commodore Amiga Operating System) e cercò di integrare caratteristiche lontane partendo da quello che Jay Miner e il suo team avevano ideato.

Al fine di completare in fretta il progetto, Commodore commissionò a MetaComCo, una società di sviluppatori, l’integrazione di parte del sistema operativo TripOS all’interno del sistema operativo di Lorraine. Da questa integrazione, il cui diretto responsabile fu Tim King, nacque il modulo AmigaDOS.

Dal 1994, in seguito al fallimento di Commodore International, la società che ha reso celebre questo computer in tutto il mondo, lo sviluppo del sistema ha vissuto fasi alterne.

Le aziende che negli anni seguenti si sono succedute nella proprietà della piattaforma Amiga hanno però continuato lo sviluppo e la commercializzazione di AmigaOS, che dalla versione 4 è destinato agli ultimi computer Amiga Classic prodotti (aggiornati con scheda CPU PowerPC) e ad alcune schede madri basate su hardware di terze parti e sulle specifiche CHRP. Di questa nuova serie, generalmente definita come Amiga NG, sono attualmente sul mercato Sam440ep e Sam440ep-flex dell’italiana ACube Systems. Di recente, è stato annunciato da Hyperion/A-eon (società che su licenza di Amiga Inc. sviluppa AmigaOS) il nuovo AmigaOne X1000.

Nel 1997, Gateway, una famosa casa produttrice di PC americana, acquisì Amiga e i suoi brevetti e rinominò Amiga Tecnologies in Amiga International. Gateway creò inoltre una nuova sussidiaria per lo sviluppo della piattaforma Amiga: Amiga Incorporated. L’azienda licenziò la tecnologia Amiga ad una serie di case produttrici, come ad esempio la tedesca Micronik, la quale mise in vendita una serie di macchine Amiga towerizzate basate sull’Amiga1200 e sull’Amiga4000. Iniziò così il periodo della produzione di cloni Amiga per il mercato consumer.

Amiga International non portò alcuno sviluppo alla piattaforma Amiga, facendo solo una serie di promesse non mantenute. La tecnologia Amiga rimaneva negli anni sempre la stessa mentre i prodotti rivali si evolvevano velocemente. In questo periodo molte riviste dedicate ad Amiga chiusero i battenti e parecchie software house si allontanarono dal mercato Amiga. Il grande sogno Amiga iniziò dunque ad affrontare un triste declino.

Fonti: Wikipedia.it / Wikipedia.com / Amiga.it

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