Galassia misteriosa: una scoperta casuale sfida le leggi dell’universo

Una scoperta astronomica praticamente causale ha lasciato gli esperti di astrofisica completamente interdetti. Si tratta di una galassia misteriosa, che in teoria non dovrebbe esserci.

Il telescopio James Webb sta continuando a dare degli ottimi risultati in merito. Infatti, dopo aver immortalato ben 19 galassie a spirale, ne ha trovato una nana molto particolare, che può essere considerata davvero sorprendente.

Perché questa scoperta è così insolita? Per rispondere alla domanda è necessario comprendere bene cosa sono le galassie nane. Questi corpi celesti sono i più diffusi in assoluto nell’Universo così come lo conosciamo ora. Le loro caratteristiche principali sono bassa luminosità e dimensioni abbastanza ridotte, con un numero massimo di cento milioni di stelle.

Galassia misteriosa scoperta dal progetto Pearls

La scoperta di questa galassia misteriosa si deve al progetto PEARLS, JWST Prime Extragalactic Areas for  Reionization and Lensing Science. Qui entra in gioco il famoso telescopio spaziale James Webb, che è servito per trovare questa nuova nana. Come spesso accade, tutto è avvenuto per caso.

In effetti, i ricercatori che stavano analizzando gli scatti effettuati con il telescopio spaziale non si aspettavano di trovare nulla nel quadrante. Il motivo è che le immagini erano fuori dal campo di osservazione.

La nuova galassia è stata battezzata col nome di PEARLSDG. Quasi subito la scoperta, sono venuti a galla dei dettagli molto particolari, come il suo status di galassia quiescente isolata, che ha la trasforma in una vera e propria unicità.

PEARLSDG, infatti, non sta interagendo con galassie vicine né sta creando delle nuove stelle. Ora, questa scoperta sensazionale sta nel fatto che fino a questo rilevamento esistevano solo possibili galassie quiescenti isolate, ma non erano mai state vagliate. Quindi, non si poteva confermare la loro esistenza.

Perché questa galassia non dovrebbe esistere

Perché PEARLSDG non dovrebbe esistere? Scientificamente non è possibile che vi siano delle galassie che esistano senza dipendere da altre. Ciò perché, se non sono strutturate con galassie più massicce, non dovrebbero essere in grado di creare nuove stelle.

Questa galassia misteriosa, però, non lo sa e, quindi, continua ad esistere, senza mostrare alcun segno di attività.

I sofisticati dispositivi adoperati

La scoperta di questa nuova galassia è stata effettuata con l’ausilio di moltissimi e sofisticatissimi dispositivi presenti in varie location e agenzie. Sono stati adoperati:

  • il Near InfraRed Camera (NIRCam) di JWST per i file di imagining;
  • lo spettrografo ottico DeVeny per i dati spettografici del Lowell Discovery Telescope presente a Flagstaff in Arizona;
  • le immagini provenienti dai satelliti di archivi provenienti dalla NASA;
  • le immagini prese dalla terra dallo Sloan Digital Sky Survey e dalla Dark Energy Camera Legacy Survey.

Si parla di una serie di immagini con una risoluzione angolare ed una sensibilità molto elevate ottenute grazie alla NIRCam, che hanno permesso di analizzare una ad una le stelle.

Come si può facilmente intuire, si parla di un lavoro estremamente lungo e di precisione. Avendo una luminosità specifica, è stato possibile stabilire che la galassia in questione è a 98 milioni di anni luce dalla Terra.

Per stabilire se questa galassia non stia effettivamente creando nuove stelle, sono state necessarie alcune misurazioni. Innanzitutto, i dati di imaging prese dall’archivio sono state fatte passare in una serie di lunghezze d’onda ultravioletta, infrarossa ed ottica; quindi, per accertarsi che la galassia non stesse creando nuove stelle, è stata usata la firma cromatica specifica.

Inoltre, lo spettografo De Veney ha determinato con certezza l’assenza di altre galassie nelle sue vicinanze. Questo strumento è essenziale perché sfrutta soprattutto l’effetto Doppler. Sicuramente ci sono altre galassie isolate quiescenti, ma per ora questa rimane questa galassia misteriosa è l’unica del suo genere.

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