Galassia del Triangolo: scoperti nuovi segnali radio ad alta energia

galassia del Triangolo

La scoperta di nuovi Fast Radio Burst (Frb) da parte del Westerbork Synthesis Radio Telescope, con l’aiuto del ricercatore italiano Alessio Sclocco, ha permesso di effettuare la prima stima del numero di atomi presenti nell’alone della vicina galassia del Triangolo. Gli Frb sono segnali radio ad alta energia che provengono dall’universo esterno alla nostra galassia e sono molto difficili da individuare a causa della loro brevissima durata. Tuttavia, grazie all’aggiornamento dei ricevitori e all’installazione del nuovo supercomputer Apertif Radio Transient System (Arts), è stato possibile individuare cinque nuovi Frb con una precisione senza precedenti. Il software sviluppato da Sclocco, chiamato Amber, analizza i dati raccolti in tempo reale e individua possibili Frb da segnalare agli astronomi.

L’aggiornamento dei ricevitori del radiotelescopio ha migliorato notevolmente la risoluzione dello strumento, permettendo di osservare ad alta risoluzione una larga porzione di cielo. Questo ha reso possibile la scoperta di tre Frb che hanno attraversato l’alone della galassia del Triangolo, interferendo con gli elettroni e permettendo la stima del numero di atomi presenti nella galassia. Questo risultato è di grande importanza per la comprensione dell’universo e della materia che lo costituisce.

Il software Amber, che utilizza il processore delle schede grafiche per individuare gli Frb in pochi secondi dalla ricezione, ha permesso di effettuare la ricerca degli Frb direttamente sul posto, costruendo un piccolo supercomputer composto da 40 nodi, ognuno equipaggiato con quattro schede grafiche, all’interno dell’osservatorio. Questo ha reso possibile l’analisi in tempo reale dei dati prodotti dal telescopio, il cui numero è aumentato notevolmente a causa dell’alta risoluzione spaziale. La scoperta di nuovi Frb e la stima del numero di atomi presenti nell’alone della vicina galassia del Triangolo sono solo l’inizio delle possibili applicazioni di questo tipo di ricerca. La conoscenza della materia che costituisce l’universo può infatti portare a importanti scoperte e sviluppi tecnologici.

 

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