Cybersecurity nel 2024: le sfide da non sottovalutare

Attacchi hacker sempre più all’ordine del giorno. Cosa farà la cybersecurity nel 2024 per contrastarli? Le sfide non mancheranno di certo, ma anche le occasioni da non lasciarsi sfuggire.

La sicurezza informatica è quindi chiamata a dare risposte importanti ad aziende e cittadini privati. In che modo? Vediamo tendenze e previsioni per il 2024.

Cybersecurity nel 2024: attacchi informatici in aumento?

Come sarà la cybersecurity nel 2024? Le previsioni arrivano direttamente dagli esperti del settore. Senza troppi fronzoli, ammettono apertamente che gli hacker continueranno a lavorare per trovare strumenti nuovi di attacco. Ciò vuol dire che il numero di vittime non diminuirà, anzi.

Gli attacchi hacker saranno sempre più efficaci, veloci e complessi, quindi difficili da contrastare e arginare. Il problema, semmai, sta nella sempre più larga diffusione dell’IA e degli strumenti informatici, che sono diventati praticamente accessibili a tutti grazie alla semplicità di accesso.

Un motivo in più per vigilare con maggiore attenzione, poiché le campagne di disinformazione perpetrata dai cybercriminali diventeranno più incessanti, con contenuti fake basati su audio, testo e immagini di alta qualità a costi ridotti.

Zero Trust: maggiore adozione di questo modello

Uno dei cavalli di battaglia della cybersecurity nel 2024 potrebbe essere il modello di sicurezza Zero Trust. I modelli in fase di implementazione non passano dalle mani degli utenti o di gruppi di utenti per il monitoraggio, l’autenticazione e l’archiviazione dei dati.

Inoltre, un utente che vuole accedere in un modello di sicurezza Zero Trust deve avere l’autorizzazione dell’utente inserito nello stesso. Un sondaggio di qualche anno fa evidenziò che il 72% delle organizzazioni era intenzionato a implementare la tecnologia Zero Trust per la sicurezza.

Cybersecurity nel 2024: contrastare gli attacchi alle Supply Chain e non solo

Il prossimo anno quasi sicuramente aumenteranno gli attacchi alla catena di fornitura. A meno che non vengano migliorati i sistemi di protezione e prevenzione. Vista la loro importanza, le Supply Chain continueranno a essere prese di mira dai criminali informatici. Il loro intento è quello di sfruttare l’evidente vulnerabilità per attività illecite.

Negli ultimi 3 anni, questa tipologia di attacchi sono aumentati del 74%. Visto che servono in media 287 per scoprirli, i cyber criminali possono operare in tutta tranquillità, rubando dati sensibili oppure interrompendo i servizi fondamentali senza nessun ostacolo.

Un altro problema di sicurezza coinvolge le auto elettriche, sempre più connesse in rete. La loro automatizzazione in diversi aspetti (portiere basate su NFC) potrebbe essere presa di mira dagli hacker, mettendo a rischio l’incolumità di conducenti e passeggeri.

Cybersecurity nel 2024: più protezione per i dispositivi IoT

In tanti ormai hanno familiarità con i dispositivi IoT, ossia che connettono tra di loro, costruendo di fatto il cosiddetto “Internet delle cose”. Più la connettività aumenterà e più i cyber criminali troveranno terreno fertile per sferrare i loro attacchi.

Le debolezze dei software sono il portone d’ingresso per loro, in cui infilare malware o agenti interni per violare la privacy oppure provocare danni materiali. Quindi, la sicurezza IoT e delle Smart Home è una priorità per la cybersecurity nel 2024.

Frodi e truffe via e-mail sempre incalzanti

Truffe e frodi: due parole che vanno a braccetto quando si tratta di sicurezza informatica. I raggiri non sono calati per nulla, con privati e aziende che vengono costantemente presi di mira. Basta una semplice e banale email inviata da un cyber criminale per mettere a segno un colpo da migliaia di euro.

Ad esempio, un utente potrebbe essere invitato a fare una donazione a un’organizzazione di beneficenza. La conseguenza di questo attacco è il click su un link, che apre la pagina di donazione dove dare il proprio contributo economico alla causa.

L’intento del truffatore è duplice in questo caso: pagamento una tantum da un lato e rimando dell’utente verso un sito di phishing dall’altro, creato ad hoc per sottrarre i suoi dati di pagamento.

Insomma, la cybersicurezza dovrà lavorare parecchio il prossimo anno per scongiurare, combattere o arginare tutti questi attacchi hacker.

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