Suicide Squad: tra peggiori cattivi e cattivi veramente cattivi

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Sono stati i cattivi più attesi e discussi di tutta la stagione passata. Sono sei, sono privi di qualsiasi regola e sono molto, molto arrabbiati. Ovviamente si parla della Suicide Squad, film dell’estate passata di David Ayer, tratto dall’omonimo fumetto DC. Ma questi cattivi in lotta contro un nemico ancora più spietato, sono veramente dei validi cattivi sullo schermo?

Generalmente i cattivi sono sempre quei personaggi che, lo vogliate o meno, suscitano sempre un’attrattiva maggiore. Restando in tema supereroi, basti anche solo pensare ai Joker di Jack Nicholson, nel Batman di Tim Burton, e a quello di Heath Ledger nel The Dark Night di Christopher Nolan, al Loki interpretato da Tom Hiddlestone in Thor e Avengers e anche al Magneto di Ian McKellen.

Nella storia del cinema ci sono un numero infinito di cattivi, sia maschili che femminili, reali o appartenenti al mondo della fantasia. Esistono cattivi interessanti perfino nel mondo dei cartoni animati. Si, la morte di Mufasa lasciò in lutto anche me, ma diciamolo pure che il fascino di Scar è tutto un altro paio di maniche.

 

Cattivi
Ma perché ci piacciono così tanto i cattivi?

 

Il personaggio cattivo rappresenta, apparentemente, colui che è veramente libero, capace di cedere al proprio istinto primordiale, alla sua natura più oscura. Se vogliamo, è il tipo di personaggio più passionale che ci sia, perché anche nei tipi dall’indole più cinica, i cattivi hanno sempre quella forza motrice interiore che li conduce a perseguire il proprio scopo, spesso collegato a un elemento traumatico del passato. Rivalsa, vendetta o semplicemente piacere.

 

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I cattivi sono diversi, hanno un ventaglio molto più vasto di sfumature. Personaggi a tutto tondo che riescono a farci fremere (e magari qualche volta tremare), aspettando di venderli al massimo del loro peggio; sono quei personaggi attraverso i quali possiamo dare sfogo a quei piccoli sfizi che, nella vita reale, farebbero di noi persone poco raccomandabili.

Come non amare la folle Annie Wilkers – interpretata da una superba Kathy Bates – in Misery Non Deve Morire? In fondo, che male avrà mai fatto? Lei voleva solo che il suo personaggio preferito dei libri non morisse. Non mi sembra un crimine tanto grave, no? Diciamocelo che ogni tanto anche noi avremmo voluto spezzare una gamba al sadico autore che ci trafigge davanti agli occhi il nostro personaggio preferito.

 

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Si, George R.R. Martin, parlo proprio di te!

 

La natura malvagia dei cattivi è proprio quell’elemento che esercita un inevitabile fascino nello spettatore. Quel magnetismo da cui è impossibile distaccarsi. Non so voi, ma io una cena col Doctor Lecter – e parlo tanto di Anthony Hopkins quanto di Mads Mikkelsen – me la sarei fatta più che volentieri!

Come disse Woody Allen:

Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio, ma i cattivi, da svegli, si divertono molto di più.

Del resto, i personaggi cattivi derivano dal mondo delle fiabe ed erano la vera forza motrice che spronava l’eroe della situazione (uff, che noia questi eroi) a perseguie il suo obiettivo.

All’interno del romanzo, la figura del cattivo si è sicuramente sviluppata in molteplici modi, abbandonando anche il personaggio più stereotipato delle fiabe. Il cattivo ha iniziato ad avere un suo ventaglio di emozioni, un proprio background, una storia spesso complessa e che andava a rafforzare la sua indole malvagia.

La letteratura ci ha donato dei personaggi cattivi meravigliosi, dai quali il cinema ha attinto non poco. Possiamo andare dal Dracula di Stoker al Fantasma di Leroux, passando per l’Uriah Heep in David Copperfield di Charles Dickens, arrivado al Sauron di Tolkien.

 

 

Cattivi

 

 

Da questi personaggi, i cattivi hanno sempre più preso una forma complessa, sia nel mondo della letteratura che nel mondo del cinema e, ovviamente, nel mondo del fumetto.

Molteplici sono state le classifiche che hanno tentato di identificare i personaggi più cattivi.

Nel cinema abbiamo avuto dei personaggi cattivi veramente cardine. Molteplici sono state le classifiche che hanno tentato di identificare i personaggi più cattivi della storia del cinema. Il compito è sicuramente arduo e il risultato non sarà mai del tutto soddisfacente per tutti.

Sicuramente ognuno di noi – professionista del settore o meno – trova più cattivo un personaggio rispetto ad un altro. Proviamo comunque a fare una lista di cinque nomi che, in un modo o nell’altro, sono assolutamente rimasti nell’immaginario di ogni spettatore e che, a modo loro, hanno anche dettato le regole per i cattivi del domani.

 

 

 

Norman Bates (Anthony Perkins)

Psyco, Alfred Hitchcock, 1960

 

Non è un caso aprire questa piccola selezione con un personaggio che, in realtà, non necessiterebbe di alcuna presentazione. Norman Bates è sicuramente uno dei migliori cattivi all’interno del cinema. La costruzione di questo personaggio, come del resto tutti quelli del grande Alfred Hitchcock, è impeccabile, conservando in sè una psiche contorta e affascinante.

 

Cattivi

 

Un personaggio che sa mascherare le sue intenzioni, lasciandosi passare per l’incarnazione della gentilezza, per poi trasformarsi in un efferato serial killer. Ciò che elettrizza di più di Bates non è l’essere un efferato killer, ma tutti gli sconvolgenti segreti che l’uomo tiene ben chiusi in cantina (letteralmente parlando).

Sicuramente questo film ha reso molte persone, soprattutto le donne, più guardinghe nei confronti di qualsiasi uomo fin troppo mammone.

 

 

 

Lo Squalo

Lo Squalo, Steven Spielberg, 1975

 

Quanti di voi sono riusciti, dopo la visione del famoso mostro marino di “zio Steven”, a farsi una bella nuotata in tranquillità senza farsi prendere dall’ansia di essere divorati?

Non sarà un cattivo come lo si intende il più delle volte, ma sicuramente è uno dei personaggi più cattivi ospitati dal grande schermo e che ha dato luce – forse più purtroppo che per fortuna – a un ciclo basato su animali marini sempre più affamati di carne umana.

 

Cattivi

 

ll filo da torcere che il nostro amico dai denti affilati da agli sfortunati protagonisti della celebre pellicola di Spielberg non è poco, e il suo rapporto con Quint (Robert Shaw) ricorda moltissimo quello del capitano Achab e della mostruosa balena bianca Moby Dick.  Inutile dire che la fine per entrambi non è delle migliori.

 

 

 

Hannibal Lecter (Anthony Hopkins)

Il Silenzio degli Innocenti, Jonathan Demme, 1991

 

Affascinante, intelligente, cannibale. Il dottor Lecter ha sempre avuto tutte le carte in tavola per essere un super cattivo molto attraente. Dallo spiccato gusto per l’estetica, l’arte e la musica classica, il dottor Lecter è un abile manipolatore di menti, capace di far fuori uscire il lato più oscuro che c’è in ognuno di noi.

 

Cattivi

 

Nato dalla penna di Thomas Harris, Hannibal Lecter ha solo avuto ottimi interpreti nelle sue differenti trasposizione, ma per quanto l’ultima interpretazione di Mikkelsen sia più coinvolgente che mai, nulla potrà togliere dall’immaginario cinematografico il volto compiaciuto di Anthony Hopkins nell’assaporare l’ossessione della giovane Clarice crescere incontro dopo incontro.

Un uomo che ovviamente non si fa troppi scrupoli nell’affascinarvi prima di servivi come portata principale di una buona cena a base di Chianti e fave.

 

 

 

Palpatine (Ian McDiarmid)

Star Wars (Episodio I, II, III), George Lucas, 1999-2005

 

Se pensate che Darth Vader sia il cattivo per antonomasia di Star Wars, vi sbagliate di grosso. Nonostante le varie battaglie su sostenitori e boicottatori della trilogia del 1999, non pochi sono i personaggi importanti della saga di George Lucas, tra questi non può mancare Palpatine.

Inizialmente conosciuto come il senatore di Naboo, Palpatine si rivelare essere il malvagio Signore Oscuro dei Sith, e sarà causa del passaggio verso il Lato Oscuro della Forza di Anakin, successivamente conosciuto come Darth Vader.

 

Cattivi

 

Manipolatore, viscido, privo di alcuno scrupolo, Palpatine  è il cattivo divenuto un simbolo di oppressione, tirannia e pura malvagità.  Un essere capace di agire unicamente per il suo tornaconto personale, pronto a voltare le spalle a chiunque, perfino al suo allievo prediletto.

 

 

 

Hans Landa (Christoph Waltz)

Bastardi Senza Gloria, Quentin Tarantino, 2009

 

Grandissimo autore di personaggi sadici, totalmente borderline e dalla psiche contorta, Tarantino non si lascia sfuggire l’occasione di dare il meglio di sé stesso nel personaggio di Hans Land, colonello nazista della pellicola Bastardi Senza Gloria.

Quanti di voi possono ancora sentire il suo ironico “Auf Wiedersehen Shosanna” in una delle scene più iconiche del cinema di Tarantino?

 

Cattivi

 

Soprannominato Il Cacciatore degli Ebrei, Hans Landa è un formidabile cattivo. Un personaggio riconoscibile nella realtà storica dei fatti. Cinico ma con il sorriso sempre sulle labbra. Un uomo dotato di uno spietato sarcasmo e di un sadismo con pochi precedenti, capace di mettere i brividi anche di fronte a una fetta di torta.

Un personaggio che, a modo suo, è diventata una persecuzione anche per il bravissimo Christoph Waltz.

Ma quanto è difficile essere un vero cattivo?

Scrivere un buon personaggio cattivo non è assolutamente facile. Il rischio di cadere nello stereotipo è dietro l’angolo, o la paura di non aver reso abbastanza cattivo il nostro personaggio, rendendolo così una vera e propria macchietta, è un’incognita altrettanto plausibile.

Indubbiamente, i personaggi di Suicide Squad di David Ayer, sono in bilico in questo binomio tra cattivo cattivo e peggiore cattivo.

Aggueriti, senza scrupoli ad uccidere, qualcuno addirittura portatore di caos, mercenari senza regole; eppure, alla fine della giostra, ognuno di questi cerca la sua personale redenzione in quella battaglia che, improvvisamente, comincia a farsi personale.

 

Cattivi

 

I personaggi cattivi di Suicide Squad nascondono un’indole molto più benevola di quanto, invece, non vogliano dare a vedere, lasciandosi sopraffare fin troppo dalle emozioni.

Poco cattivi o troppo cattivi, sicuramente la nostra Suicide Squad è la vera forza motrice del film, riuscendo – nel bene e nel male – a portare avanti la pellicola dall’inizio alla fine.

In fondo, poteva andargli decisamente peggio. Se prima abbiamo visto una breve lista di alcuni dei personaggi più cattivi della storia del cinema, non da meno sarà la lista dei cattivi peggiori della storia del cinema.

Tutti quei personaggi che, per quanto si sforzino e ce la mettano davvero tutta per essere degli ottimi cattivi, alla fine non sono altro che dei goffi, mal riusciti esperimenti che più che far paura, fanno realmente ridere.

Inutile dire che, il più delle volte, la colpa non è unicamente del personaggio – o dell’attore – ma del film in generale, spesso vere e proprie perle di un cinema da dimenticare il più velocemente possibile.

 

 

 

Due Facce (Tommy Lee Jones)

Batman Forever, Joel Schumacher, 1995

 

Pochi orribili personaggi sono riusciti a traumatizzarmi tanto quanto l’inguardabile Due Facce interpretato da Tommy Lee Jones in quell’abominio cinematografico chiamato Batman Forever di Joel Schumacher.

Su Batman Forever potremmo scrivere un articolo a parte sui suoi orridi personaggi, a partire dal banalissimo Batman, per proseguire con l’inutile Enigmista – interpretato da Jim Carrey – fino ad arrivare al Harvey Dent.

 

Cattivi

 

Un personaggio posticcio dall’inizio alla fine, privo di qualsiasi attrattiva e, a tratti, addirittura goffo. Scritto male, diretto malissimo e, purtroppo, interpretato anche peggio. Due Facce finisce col diventare un caricatura del reale personaggio e un cercare, miseramente, di “scimmiottare” il maestoso Joker di Nicholson nel Batman (quello vero) di Burton.

 

 

 

La Regina di Cuori (Helena Bonham Carter)

Alice in Wonderland, Tim Burton, 2010

 

Altro film che meriterebbe di essere cancellato totalmente dalla memoria della storia del cinema, dando una bella svegliata a Tim Burton che, da questa pellicola, non è più riuscito a tornare allo splendore di un tempo.

Tralasciando i momenti di puro trash della pellicola, personaggio veramente insopportabile e cattivo molto poco credibile è la perfida Regina di Cuori, una donnina particolarmente brutta affetta da nanismo.

 

Cattivi

 

La costruzione di un personaggio esteticamente brutto e per nulla convincente, che non fa altro che diventare sullo schermo un qualcosa di pessimo gusto, privo di qualsiasi scopo e messo all’interno della storia solo per necessità.

La Regina di Cuore perdere totalmente la sua indole perfida già dalle sue prime scene, diventando unicamente grottesca e, a tratti, addirittura noiosa, non riuscendo minimamente a far provare un brivido di terrore nemmeno al proprio gatto (figuriamoci a un bambino).

 

 

 

Terl (John Travolta)

Battaglia per la terra, Roger Christian, 2000

 

Nella mia esperienza cinematografica ho trovato pochi personaggi veramente brutti, ma brutti brutti brutti, come quello del povero John Travolta nello strampalato film di Roger Christian. Una sorta di Indipendence Day ambientato nel 3000 con alieni usciti direttamente dalla serie Spartacus, talmente tanto grossi da sembrare ancora più finti e con dei dread (credo) al posto dei capelli.

 

Cattivi

 

In tutto questo John Travolta interpreta il capo della sicurezza Terl, un alieno stanco di vivere nel suo bel (?) pianeta e deciso più che mai a servirsi della razza umana per cercare l’oro (i pianeti cambiano ma le monete di scambio no).

Un personaggio senza capo ne coda, per un film ibrido, banale e denso di dialoghi privi di senso. Un cattivo che così poco cattivo davvero non si può.

 

 

 

Durza (Robert Carlyle)

Eragon, Stephen Fangmeier, 2006

 

E dal brutto fantascientifico passiamo al brutto fantasy con Eragon. Devo riconoscere che in questa classifica ho voluto davvero cimentarmi non solo in cattivi pessimi ma, soprattutto, in pessimi film.

Eragon è un film che non ha bisogno di troppi preamboli per poterlo definire un film veramente poco riuscito, cominciando dalla recitazione pessima dei giovani attori per continuare con la grafica. Ad aggravare il tutto c’è anche la mancanza totale di approfondimento dei personaggi, della quale ne risentono i grandi attori scelti per i ruoli più adulti come John Malkovich, Jeremy Irons e l’amato Francis di Trainspoting, Robert Carlyle (conosciuto dai più Ciovani per il ruolo di Tremotino in Once Upon A Time).

 

Cattivi

 

A risentirne proprio di più è Robert Carlyle, interprete di quello che dovrebbe essere il villain della situazione ma che alla fine della giostra risulta essere un personaggio inserito un po’ a caso all’interno di una storia malamente cannibalizzata.

Un personaggio esteticamente orrido – dei capelli così rossi non li ho mai visti nemmeno a Milva – e costruito veramente male a tal punto da far sembrare un pessimo attore perfino Carlyle.

 

 

 

Drake (Dominic Purcell)

Blade Trinity, David S. Goyer, 2004

 

Per la rubrica “film che vedi da ragazzino inconsapevole di quello che stai per vedere” c’è Blade Trinity, il peggiore della trilogia con protagonista Wesley Snipes, tratto dall’omonimo fumetto della Marvel di Marv Wolfman e Gene Colan.

Quando credi di aver visto le boiate peggiori sui vampiri (questo ovviamente prima che la Meyer sguinzagliasse l’era dell’ormone e del vampiro sbrilluccicoso), arriva l’indefinibile Dominic Purcell nei panni di un Dracula spartano che preferisce farsi chiamare Drake.

 

Cattivi

 

Un ammasso di muscoli, finte armature, braccia ingessate dalle finte armature e spade, che servono veramente a poco a nulla dal momento che a Blade bastano due scene per far fuori il “temibile principe delle tenebre”.

Un personaggio privo di alcuna tensione narrativa e di spessore. Una sagoma o un cartonato avrebbero indubbiamente avuto più impatto visivo ed emotivo sullo spettatore.

Un film retto sul nulla, dove a non impressione ci si mette pure la prevedibilissima tensione sessuale tra Jessica Biel e Ryan Reynolds.

Secondo voi qual è il miglior cattivo del cinema e quale, invece, il peggiore?

 

 

 

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