Un mondo senza petrolio

Continuando a consumare petrolio con il trend attuale, entro 41 anni (magari anche meno considerando che si andrà peggiorando) le riserve si esauriranno, lasciando la nostra specie in grossi guai, considerato che “l’oro nero” è ancora largamente usato dappertutto, nonostante i suoi noti “contro”.

L’infografica immagina, abbastanza realisticamente, cosa succederà tra 41 anni, con il sistema dei trasporti completamente in ambasce e tutto ciò che ne deriva, ovvero l’impossibilità di fare grandi spostamenti per andare a lavoro, ad esempio, il che scatenerebbe il caos in numerosi settori.

Il what-if (anche se sarebbe più un what-when) si spinge anche oltre, immaginando guerre civili e distruzione in paesi in cui il petrolio è la loro fonte di economia primaria, facendo riferimento alla crisi che si verificò in Iran nel 1979.

Sono riportati, inoltre, altri prodotti che usano il petrolio nella loro composizione, come il poliestere, il dentifricio, le ruote, le pellicole dei film, etc.

Infine, si propongono le solite alternative, per un domani migliore. :res:

Update: Mikilde ha menzionato, giustamente, il Picco di Hubbert, il quale ha tutto a che fare con quest’infografica, in quanto riguarda precisamente la produzione di fonti fossili, la cui parabola vitale è suddivisa, secondo la sua teoria, in 4 macrofasi:

Espansione rapida – Inizialmente, dopo la prima fase di esplorazione, la risorsa è abbondante e bastano modesti investimenti per estrarla. In questa fase, la crescita della produzione è esponenziale.

Inizio dell’esaurimento – Le riserve “facili”, ovvero quelle meno costose, sono quelle estratte per prime. Con l’esaurimento di queste, comincia a essere necessario sfruttare risorse più difficili e ciò richiede investimenti sempre maggiori. La produzione continua a crescere, ma non più esponenzialmente come nella prima fase.

Picco e declino – A un certo punto, il graduale esaurimento rende talmente elevati gli investimenti necessari che questi non sono più sostenibili. La produzione raggiunge un massimo (il picco di Hubbert) e poi comincia a declinare.

Declino finale – In questa fase non si fanno più investimenti significativi. La produzione continua, ma il declino procede fino a che non diventa talmente ridotta da cessare completamente.

Di più sull’argomento nella pagina di Wikipedia.

L’infografica completa.

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