La privazione del sonno è una condizione che attualmente colpisce milioni di persone, causando sintomi ormai ben noti: indebolimento della memoria, ritardo nei riflessi e maggior rischio di incidenti. A tal proposito è giusto ricordare che il cervello ha bisogno di energia per svolgere le sue attività. Durante la giornata, i neuroni lavorano continuamente, sfruttando notevoli quantità di ATP, la molecola che attiva i processi cellulari. Il sonno permette al cervello di ricreare la sua riserva di energia, funzione resa difficile dall’assenza di riposo.
La creatina, sostanza presente nelle cellule cerebrali e muscolari, assume un ruolo fondamentale nella produzione energetica, contribuendo a ricostituire l’ATP. Il cervello, però, non è in grado di assorbire la giusta quantità di creatina dal sangue. Gran parte delle ricerche in merito ha rilevato che ci vogliono diverse settimane per aumentare la concentrazione di questo derivato aminoacidico nel cervello.
Il cervello ha bisogno di energia: un integratore può essere di grande supporto
Il team di studiosi, guidato dal neuro-scienziato Alì Gordji-Nejad, ha effettuato un esperimento davvero spossante, avvalendosi di 15 volontari sani. I soggetti sono rimasti svegli per 21 ore, eseguendo test intellettivi e venendo, nel frattempo, sottoposti a scansioni cerebrali. Ad alcuni è stato somministrato un placebo, ad altri un’alta dose di creatina ( circa 25 grammi per una persona di 70 kg ), dopodiché sono stati monitorati per molte ore.
Al termine dell’esperimento, i volontari che hanno assunto creatina hanno manifestato miglioramenti a livello mnemonico, nei tempi di risposta e nella risoluzione dei problemi, rispetto ai soggetti placebo. La creatina ha, dunque, favorito il consolidamento dei livelli di fosfocreatina, impedendo la diminuzione del ph, segnale di indebolimento energetico. Il picco degli effetti è stato raggiunto dopo 4 ore, persistendo fino a 9 ore. Si deduce che l’assunzione di creatina potrebbe essere utile nei soggetti che hanno necessità di rimanere attivi anche in condizioni di privazione del sonno: medici, lavoratori su turni, studenti che devono preparare gli esami, ecc.
Nonostante i risultati sorprendenti, è necessario effettuare ulteriori ricerche prima di proporre la somministrazione di creatina come rimedio efficace per la mancanza di sonno. Per il momento possiamo tutelare il nostro cervello, cercando di dormire quanto basta, anche se questo integratore potrebbe rivelarsi utile nei casi estremi.