Nel 2022, lo scrittore e attivista Cory Doctorow ha coniato il termine “enshittification” per descrivere il graduale deterioramento dei servizi e prodotti digitali. Un fenomeno diventato così pervasivo da meritare il titolo di parola dell’anno dal Dizionario Nazionale dell’Australia. La redazione di Ars Technica ha analizzato i casi più emblematici di questo declino tecnologico. La grande involuzione della tecnologia: sempre meno a servizio degli utenti, e di più a servizio delle aziende.
Smart TV, AI e quanta pubblicità
Il caso delle Smart TV rappresenta forse l’esempio più evidente di questo deterioramento. I moderni televisori si sono trasformati in aggressive piattaforme pubblicitarie, dove l’esperienza utente viene sistematicamente sacrificata per favorire il tracking e la visualizzazione di annunci. Come rivela Scharon Harding, persino i pulsanti di input vengono rimossi per fare spazio a scorciatoie verso app e contenuti sponsorizzati. Il fatto che marchi come Roku vendano i propri televisori in perdita è un chiaro segnale: il vero prodotto non è più il dispositivo, ma i dati degli utenti.
L’integrazione forzata dell’IA sta peggiorando ulteriormente diversi servizi. Google Search, un tempo strumento affidabile di ricerca, ora nasconde i risultati più pertinenti sotto strati di contenuti generati artificialmente, spesso imprecisi. Gli assistenti vocali come Google Nest Hub mostrano un preoccupante degrado delle funzionalità base, con comandi semplici che diventano inaffidabili. Anche Gmail sta subendo questa trasformazione, con l’insistente promozione di strumenti AI che gli stessi sviluppatori ammettono non essere sempre accurati.
Mille abbonamenti per il campionato e anche il PDF ci abbandona
Il mondo dello sport in TV non è stato risparmiato. La Formula 1 e altri sport hanno subito una drammatica frammentazione dei diritti di trasmissione, costringendo gli spettatori a sottoscrivere multipli abbonamenti a costi crescenti. Come nota Eric Berger, persino il football americano, tradizionalmente accessibile, sta migrando verso piattaforme come Peacock, Amazon Prime e Netflix, moltiplicando i costi per gli appassionati.
Il PDF, nato per garantire la compatibilità cross-platform dei documenti, è diventato un formato problematico. John Timmer evidenzia come la copia del testo, specialmente da riviste accademiche, sia spesso impossibile o produca risultati incomprensibili. Ironicamente, gli utenti Mac ottengono risultati migliori facendo uno screenshot del PDF e utilizzando l’OCR del sistema operativo: un paradosso che evidenzia il deterioramento del formato.
Windows 11 rappresenta un caso emblematico di come gli aggiornamenti possano peggiorare l’esperienza utente. Andrew Cunningham descrive un sistema operativo afflitto da funzionalità indesiderate, aggiornamenti forzati e una crescente raccolta di dati telemetrici. Gli ultimi update hanno introdotto bug che rendono inutilizzabili scanner e alcuni giochi, mentre le funzionalità AI vengono limitate ai PC più costosi.