Il mondo dei giochi per PC classici non sta passando un bel momento. GOG, la piattaforma DRM-free famosa per il suo amore verso i titoli del passato, non usa più il nome “Good Old Games” da 12 anni, ma non ha mai dimenticato le sue origini. Questa settimana ha presentato il nuoov GOG Preservation Program, un progetto ambizioso per salvaguardare i giochi che hanno fatto la storia e rischiano di scomparire – diventando virtualmente impossibili da recuperare. L’iniziativa, concettualmente, riprende la filosofia di alcuni simili progetti che fanno altrettanto con i classici del cinema del passato.

“Il mercato del retrogaming è una bolla pilotata da aziende e collezionisti”, l’accusa di uno youtuber “Il mercato del retrogaming è una bolla pilotata da aziende e collezionisti”, l’accusa di uno youtuber

L’idea è semplice e bellissima: dedicare risorse per rendere compatibili con il futuro 100 titoli classici, garantendo che restino DRM-free, accessibili e, soprattutto, giocabili. Questi giochi riceveranno anche il marchio “Good Old Game: Preserved by GOG”, che promette attenzione e supporto tecnico continuo. Insomma, non si tratta solo di “mettere al sicuro” vecchi file, ma di dare una nuova vita a capolavori del passato che rischiavano di finire nel dimenticatoio.

Tra i giochi inclusi ci sono titoli iconici come System Shock 2, Warcraft I e II, Dungeon Keeper Gold e SimCity 3000. La maggior parte è per Windows, ma stanno crescendo le opzioni per Mac e Linux grazie alla compatibilità Proton. È un lavoro importante, perché preservare non vuol dire solo conservare, ma permettere a tutti di riscoprire questi capolavori.

GOG non si limita a competere con Steam o Epic: punta a un obiettivo più grande. Come ha detto Arthur Dejardin, direttore del marketing di GOG, concentrare gli sforzi sui classici significa fare la differenza, “riportando alla ribalta titoli che ci hanno fatto sognare”.