La società di test genetici 23andMe ha annunciato un drastico taglio del 40% del proprio personale, ovvero oltre 200 dipendenti, nel tentativo di riprendersi dal grave data breach dello scorso anno e risollevare il valore delle sue azioni, in calo vertiginoso. La compagnia ha anche comunicato la chiusura della sua divisione terapeutica, che si occupava di ricerche su potenziali cure contro il cancro utilizzando il proprio database di materiale genetico.
Il piano di ristrutturazione, secondo l’azienda, avrà un costo di circa 12 milioni di dollari ma dovrebbe generare risparmi per oltre 35 milioni, riducendo “sostanzialmente” le spese operative. La chiusura della divisione terapeutica porterà all’interruzione di tutte le sperimentazioni cliniche in corso, con la possibilità di accordi di licenza o vendite di asset per massimizzare il valore del programma.
Un Anno Difficile per 23andMe
L’ultimo anno è stato particolarmente difficile per 23andMe. Nel 2023, un data breach ha esposto le informazioni di 6,9 milioni di utenti, incluse generalità, anni di nascita e dati genealogici. Successivamente, la società ha accettato di pagare 30 milioni di dollari come risarcimento in una class action intentata dai clienti colpiti. A peggiorare la situazione, tutti i membri del consiglio di amministrazione si sono dimessi dopo aver respinto il piano della CEO Anne Wojcicki per rimuovere l’azienda dal mercato azionario.
Wojcicki ha dichiarato che questi cambiamenti sono “difficili ma necessari” per ristrutturare 23andMe e concentrarsi sul “successo a lungo termine” del suo business principale, quello dedicato ai consumatori e alle partnership di ricerca.