Un recente studio effettuato sui topi ha permesso ai ricercatori di scoprire un circuito cerebrale molto semplice formato da tre diversi tipi di neuroni. A questi sembrerebbe essere associato il movimento della masticazione e l’appetito. Christin Kosse, neuroscienziata della Rockefeller University, è intervenuta sulla questione affermando che scoprire che questi neuroni sono così importanti per il controllo motorio è stato molto sorprendente. La Kosse ha poi proseguito affermando che l’intero team non si aspettava assolutamente che limitare il movimento della mascella potesse in qualche modo funzionare da “soppressore dell’appetito“.
Ma, come hanno lavorato gli scienziati? Sapendo già che i danni alla regione cerebrale dell’ipotalamo ventromediale sono causa di obesità negli esseri umani ecco che sia Kosse che i colleghi hanno provato ad esaminare da vicino i neuroni presenti in questa zona del cervello dei topi.
Il lavoro svolto dai ricercatori
Per poter svolgere il lavoro di ricerca ecco che gli studiosi si sono serviti di un particolare processo chiamato optogenetica grazie al quale sono riusciti ad attivare in alcuni topi i neuroni BDNF facendo in modo che tali animali perdessero il loro interesse nei confronti del cibo, sia in condizione di fame sia quando si sentivano particolarmente sazi.
Una delle molecole chiave utilizzata è la leptina conosciuta anche per quello che è il suo coinvolgimento nella fame e di conseguenza anche nell’obesità. A seconda di quelle che sono le informazioni sensoriali ricevute ecco che i neuroni BDNF agiscono regolando i motoneuroni pMe5 che consentono alle mascelle di poter masticare.