Continua a permanere la stessa risposta da secoli: c’è vita sugli altri pianeti? Recentemente l’attenzione degli scienziati si sta dedicando al pianeta Marte, in cerca di prove di una possibile esistenza sullo stesso. Nello specifico, uno studio della NASA sta comparando alcuni buchi sul ghiacciaio Matanuska in Alaska, che sono stati formati da crioconite, con la superficie del pianeta rosso.
Queste particelle di polvere che si sciolgono nel ghiaccio nel tempo, formano alla fine piccole sacche d’acqua sotto la superficie del ghiacciaio, gli scienziati ritengono che lo stesso fenomeno possa accadere all’interno del ghiaccio d’acqua polveroso su Marte.
Può formarsi la vita su Marte?
La NASA sta cercando di rispondere a questo quesito. Non vi sono prove concrete, ma la NASA sta formulando ipotesi in base alla quale i microbi potrebbero trovare una potenziale casa sotto l’acqua ghiacciata sulla superficie del pianeta. Tramite una ricostruzione grafica, gli scienziati hanno dimostrato che la quantità di luce solare che può attraversare il ghiaccio d’acqua sarebbe sufficiente per far sì che la fotosintesi avvenga in pozze poco profonde di acqua sotto la superficie di quel ghiaccio. Proprio come fu sulla Terra.
Se oggi stessimo cercando di trovare vita in qualsiasi parte dell’universo, le esposizioni al ghiaccio marziano sono probabilmente uno dei posti più accessibili in cui dovremmo cercare.
l’autore principale dell’articolo, Aditya Khuller del Jet Propulsion Laboratory della NASA nella California meridionale
Gli scienziati stanno iniziando a mappare i punti su Marte più probabili in cui cercare acqua poco profonda, posizioni che potrebbero essere obiettivi scientifici per possibili missioni umane e robotiche in futuro