Durante una recente conferenza di Goldman Sachs, il CEO di Hasbro, Chris Cocks, ha rivelato che l’azienda sta già utilizzando l’intelligenza artificiale nello sviluppo di giochi come Dungeons & Dragons e Magic: The Gathering. Non si tratta di AI generativa, come ChatGPT, ma di sistemi proprietari basati sul machine learning. L’uso dell’AI è volto a ridurre i costi di produzione e migliorare il processo di sviluppo, sia come supporto per i lavoratori che come strumento creativo.

Cocks ha inoltre anticipato che l‘intelligenza artificiale potrebbe diventare parte integrante del gameplay di Dungeons & Dragons, poiché molti giocatori già utilizzano strumenti AI per creare campagne, personaggi o storie. L’azienda punta a sfruttare queste tecnologie per migliorare l’esperienza di gioco, in particolare per i contenuti generati dagli utenti e la narrazione emergente.

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Wizards si è già scottata con l’IA: in arrivo nuove polemiche?

Questa notizia arriva in un momento delicato per Wizards of the Coast (WOTC), sussidiaria di Hasbro, che ha affrontato uno scandalo sull’uso dell’AI. Nonostante un divieto dichiarato di utilizzare AI nelle illustrazioni, WOTC ha ammesso di aver utilizzato IA generative per creare una pubblicità di Magic. L’azienda ha successivamente ribadito la sua politica contro l’uso dell’AI, cercando di rassicurare i fan e riconoscendo che, considerando la relativa novità di queste tecnologie, è probabile che possa inciampare in altri errori.

Il precedente passo falso aveva generato frustrazione trai fan, che lamentavano un’eccessiva assenza di chiarezza su quale approccio Wizards intenda adottare nei confronti delle IA. Le recenti dichiarazioni di Cocks rischiano di versare ulteriore benzina sul fuoco, prestando il fianco a fraintendimenti e nuove polemiche.