Spesso si tende a sottovalutare l’impatto culturale, tecnico e commerciale dei titoli Rockstar Games. Certo, che la saga di GTA sia famosissima non ci piove, ma non è noto a tutti che Red Dead Redemption 2 – gioco dalla “fuorimoda” ambientazione western – ha incassato più di tanti blockbuster cinematografici, che GTA V, a distanza di dieci anni dall’uscita, continua costantemente a vendere in ogni sua forma cifre stratosferiche e che il secondo gioco più venduto per la console più venduta di sempre (la PlayStation 2) è GTA Vice City. E proprio Vice City potrebbe essere l’epicentro del videogioco più venduto degli anni 2020, in uscita nel 2025 esclusivamente per console di ultima generazione: Grand Theft Auto VI. Il trailer, inizialmente previsto per oggi per il primo pomeriggio, è arrivato in notturna per via di una fuga di notizie e di video che ha costretto Rockstar ad anticipare il tutto per evitare scomodi e brutti bootleg in giro per la rete. Beh, che dire: decine di milioni di visualizzazioni in poche ore, che ora sono diventate 75 milioni, con 600k commenti a corredo. Davvero niente male, come del resto è questo primo teaser trailer, ricchissimo di elementi e in grado di accendere la community su decine e decine di argomenti riguardanti i temi, le possibilità di gameplay e le prospettive future. Scopriamole assieme.
Grand Theft Auto VI: Vice City non dorme mai
Le note di “Love Is A Long Road” irrompono sullo schermo insieme alle prime immagini di una Vice City all’alba: un’alba dai colori piuttosto fluo, che vede le strade terrestri, marittime, lagunari e aeree già piuttosto trafficate.
All’interno di un penitenziario, una detenuta intrattiene un colloquio. “Lucia, sai perché sei qui?“, le viene chiesto. “Immagino sia un colpo di sfortuna” risponde la giovane donna, con tono fatalista. Vice City, subito dopo, si mostra a noi nella sua accezione attuale, che fonde una modernità mondana e consumista con un praticamente imprescindibile aspetto provinciale: sfrenata vita notturna si alterna a spaccati rurali – anzi lacustri -, scene suburbane, spiagge stracolme e attività più o meno lecite. Vediamo l’alta società che si mescola con i wannabe, feste in discoteca e party in piscina, corse clandestine, rapine, retate della polizia… spaccati spesso larger than life o da leggenda metropolitana che dalle telecamere di sicurezza, le stories e i tiktok finiscono al telegiornale.
Solo dopo il primo minuto la vicenda torna a puntare i riflettori su Lucia, ora in compagnia del suo deuteragonista (che, sembra, si chiamerà Jason). “L’unico modo in cui ne usciremo sarà restare uniti, come una squadra. Ti fidi?” afferma la ragazza, mentre li vediamo scappare in auto con aria preoccupata e mazzette di soldi al seguito, quasi sicuramente dopo una qualche rapina. Probabilmente la rapina che vediamo a 1:09 e 1:17, con tempistiche invertite. Vediamo che la frase viene completata mentre i due sono a letto, mezzi nudi, e l’atteggiamento generale ci fa intuire che l’elemento trascinante, tra i due, sia lei: sia da come si pone, sia per il fatto che viene presentata fin dall’inizio che da come entri nel market per prima. Il rapporto sicuramente farà scintille e riporta alla mente tanti nomi di accoppiate celebri, da Bonnie & Clyde a Vincent e Mia di Pulp Fiction.
Larger than life
Rockstar, palesemente, spinge tantissimo il piede sull’acceleratore della rappresentazione delle subculture americane e le tematiche “redneck” sembra proprio la faranno da padrone come non mai, ma non si risparmia neanche di inserire tutto ciò che è cultura pop nordamericana attuale, in tutte le sue declinazioni ed esagerazioni. L’elemento “social” e la sua rediviva importanza nella società dell’apparire e della cronaca nel trailer è prominente e quindi viene da pensare che verrà, in qualche modo, implementato: un’evoluzione del semplice concetto di “photomode” potrebbe portare Lucia a scattare selfie e girare stories che potrebbero diventare virali nel mondo di gioco, o la stessa potrebbe venire a conoscenza di dettagli o porzioni di storia o anche di missioni e possibili svolte di trama tramite i social… o vedere se stessa al notiziario “in tempo reale”. Naturalmente il tutto all’interno di una fittizia connessione alla rete, senza contare cosa, invece, si potrebbe implementare in una qualche modalità online ancora non svelata e che non sappiamo se andrà a integrarsi, sovrapporsi o chissà cos’altro all’attuale GTA Online.
Il trailer non presenta praticamente nessuna sequenza di vero gameplay ma solo cutscene realizzate col motore di gioco: non abbiamo dunque alcun dettaglio riguardo a come sarà il gioco in azione, ma a livello di comandi non ci aspettiamo chiaramente una rivoluzione quanto un’evoluzione, magari con dinamiche più realistiche dei comandi, un po’ come avvenuto con Red Dead Redemption 2. Come saranno gestite le missioni, il free roaming, il passaggio tra i due protagonisti, le scelte morali? Siamo solo nel regno delle supposizioni e praticamente ogni teoria è lecita.
Quel che è certo è Vice City sarà grande come non mai e come nessuna altra città della saga: sicuramente verrà ricalcata in linea di massima la vecchia mappa, debitamente più dettagliata e ingrandita: in trent’anni di storia vera e più di vent’anni di storia videoludica è plausibile e logico e il passaggio sarà sensibile non solo tra il titolo del 2002 e questo ma anche solo rispetto a GTA V. Oltre alle aree urbane e centrali sarà possibile visitare le spiagge, le paludi, i sobborghi e, probabilmente, anche qualche nuova area: ad esempio, la parodia del World Disney World dovrebbe essere presente, essendo lo stato di Leonida una versione alternativa della Florida allo stesso modo in cui Vice City è Miami. Le strade, lo vediamo già dai filmati, saranno popolate da ogni tipo di mezzo di locomozione, e non vediamo l’ora di scoprire quali e quanti ne avremo a disposizione, se lo stile di guida sarà realistico ma al contempo godibile e quali saranno le opzioni di personalizzazione. Pensate alle potenzialità di una gestione della cosa alla Fast & Furious e a relativi sottogiochi di “pimpaggio” e corse clandestine!
Potremo soffermarci a lungo su ogni singolo aspetto della produzione, ma allo stato attuale forse è meglio restare con i piedi per terra e attendere con (molta) pazienza un prossimo reveal che mostri qualche nuova potenzialità. Grand Theft Auto VI, con tutta probabilità, non uscirà prima di marzo 2025, più probabilmente verso settembre/ottobre, e sappiamo che storicamente le tempistiche di Rockstar in merito ai trailer principali sono piuttosto lunghe. Potrebbe passare anche diverso tempo prima di vedere qualcosa di nuovo relativa al titolo, quindi mettiamoci comodi. Vi ricordiamo che GTA VI uscirà inizialmente solo per PlayStation 5 e Xbox Series X|S, e che l’inevitabile versione PC arriverà più avanti, si presume nel 2026.
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