Dal 24 novembre il film Dampyr è disponibile sulla piattaforma streaming Netflix USA. L’arrivo negli Stati Uniti del titolo ha permesso a Dampyr di entrate nella top 10 dei film più visti, per guadagnarsi fino alla terza posizione. Si tratta di un risultato notevole, che ci fa anche proporre i motivi per cui vale la pena guardare questo lungometraggio.
Dampyr è uscito nelle sale cinematografiche italiane a ottobre 2022, ottenendo, però, degli scarsi risultati al box-office. Il film ha guadagnato solo 352.000 euro, a fronte di un budget di ben 15 milioni. Chissà se la distribuzione sulle piattaforme, on demand, e l’Home Video potranno aiutare il titolo a risollevarsi con i guadagni.
Dampyr è un film che racconta la storia di uno dei personaggi di punta della Sergio Bonelli Editore. Il character è stato creato nel 2000 da Mauro Boselli e Maurizio Colombo, e si è da sempre caratterizzato nei fumetti per la sua capacità di incrociare horror, azione, fantasy, e accuratezza storica e geografica.
Il film che è arrivato nelle sale cinematografiche, ed è attualmente su Netflix USA, racconta la storia dei primi due albi della serie a fumetti di Dampyr, con Harlan Draka che si muove nei Balcani durante la guerra negli anni Novanta. Harlan sarà chiamato a gestire i suoi poteri mentre affronterà un Maestro della Notte, trovandosi al fianco Emil Kurjak e la vampira Tesla.
I pregi del film di Dampyr
La produzione, che è stata realizzata da Eagle Pictures, Bonelli Entertainment e Brandon Box ha una sua qualità sia nella scrittura che nella messa in scena. La sceneggiatura è stata realizzata da Giovanni Masi, Alberto Ostini e Mauro Uzzeo. Quest’ultimo è uno sceneggiatore Bonelli, che ha lavorato anche alla produzione Monolith, sempre della SBE. Perciò l’attenzione e la volontà di creare un buon adattamento fumettistico c’è stata fin dall’inizio della produzione.
Ed anche la qualità della messa in scena è stata messa in evidenza fin dall’inizio, con la regia di Riccardo Chemello, che già dal primo trailer ha fatto notare l’intenzione di voler provare a non risparmiarsi con gli effetti speciali, e con il confronto con gli action internazionali. Ed il risultato ha avuto buoni riscontri, testimoniati anche dalla candidatura di Dampyr ai David di Donatello per i migliori effetti speciali.
Del resto la Brandon Box è una casa di produzione ambiziosa, che ha messo attualmente in lavorazione anche un film sull’Uomo Tigre. E poi la Sergio Bonelli Editore ha avviato diversi progetti per lo schermo, compresa una serie TV su Dylan Dog prodotta da James Wan.
Le intenzioni dietro al progetto di Dampyr erano piuttosto importanti, e ci si auspica che il mancato successo del titolo in Italia, non freni dall’idea di proporre ancora progetti del genere prodotti nel nostro Paese. I risultati ottenuti da Dampyr negli Stati Uniti possono essere incoraggianti, sotto questo punto di vista.
E la platea americana non è detto che premi tutti i progetti di genere e horror che gli si propongono, considerando che Dylan Dog: Dead of Night arrivò negli USA a incassare solo un milione di dollari.
La storia di Dampyr propone un ibrido tra horror ed action, un po’ alla Underworld, e questo può, in un periodo di reminiscenze anni Novanta e Duemila, e di contaminazioni tra generi, essere un buon viatico per la platea americana, e non solo. L’Italia, purtroppo, tende a fare fatica con le sue produzioni di genere al box-office. La trilogia di Diabolik non ha ottenuto risultati di grandissimo livello, ma è riuscita comunque ad andare in porto, grazie alla produzione Rai Cinema che gli stava dietro.
Perciò, i risultati nostrani possono anche essere fuorvianti. Il film su Dampyr merita una possibilità di visione, e gli Stati Uniti l’hanno decisamente accolta.
- Dampyr, il film tratto da un fumetto della Bonelli spopola negli Stati Uniti (ma non piace all’Italia) (lastampa.it)