Ad Halloween tra le figure horror adatte a questa festa non può mancare il personaggio di Dracula, una figura che appartiene alla fine dell’Ottocento, ma che continua a suggestionare il pubblico globale. Cosa rende ancora così popolare Dracula,  il principe delle tenebre?

Consideriamo che, già all’epoca della pubblicazione dell’opera di Bram Stoker, nel 1897, Dracula fu un romanzo che fece da ponte tra i Penny Dreadful, che erano opere alla stregua della letteratura di genere, ed i romanzi classici di livelli. Le opere di Charles Dickens si possono benissimo paragonare al romanzo di Bram Stoker.

Dracula è un’opera che, così come Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde, si eleva al di là del genere, riuscendo a proporre qualcosa di impattante a livello narrativo e letterario.  Il racconto dell’invasione inglese del Conte, i turbamenti di Mina e Lucy, le ricerche del Dottor Van Helsing, la follia di Renfield, sono tutti elementi e character capaci di elevare il livello della storia.

Bram Stoker ha creato un racconto suggestivo, con personaggi più che azzeccati, capaci di vivere anche a prescindere dal conte Dracula. Se consideriamo che anche sullo stesso Van Helsing è stato tratto un film, e, di recente, lo stesso Renfield ha avuto un adattamento per una commedia horror, riusciamo a comprendere quanto l’opera di Stoker fosse un fermento di idee, che aspettavano solo l’occasione giusta per germogliare.

E, dopo il romanzo di successo su Dracula, già i primi del Novecento portarono ad adattamenti dell’opera per il teatro che si testimoniarono degli autentici successi. Su tutti l’opera che vide Bela Lugosi nei panni del principe delle tenebre. E fu proprio quella performance a portare l’interprete ungherese a conquistare i vertici della Universal, che vollero assolutamente l’attore come protagonista del film del 1931.

Il Dracula di Bela Lugosi aveva il fascino dell’uomo dell’Est capace di conquistare, non solo la Londra dell’Ottocento, ma anche gli Stati Uniti del periodo della Depressione.  In un periodo così cupo per  l’economia,  una figura come Dracula divenne una forma di evasione. E Bela Lugosi ne fu il simbolo.

Ogni Dracula è figlio del suo tempo

Ogni adattamento sullo schermo di Dracula divenne un progressivo avanzamento del personaggio, ed un adeguamento ai tempi che correvano. I film della Hammer con Christopher Lee, aumentarono il tasso di violenza ed erotismo, adeguandosi ai trasgressivi anni Sessanta.

Mentre il Dracula di Francis Ford Coppola fu un titolo che cavalcò quell’onda gothic, che aveva in parte segnato gli anni Ottanta a livello musicale, ed in parte avrebbe condizionato gli anni Novanta, grazie anche a pellicole come il Corvo.

Ed oggi, nonostante i secoli di distanza dalla sua nascita, Dracula si trova ad essere ancora più vivo e versatile che mai, proprio perché incarna gli stereotipi della paura e del terrore, ciò che di macabro è depositato all’interno del nostro inconscio. La notte e l’oscurità sono fattori di suggestione, ed una figura capace d’insinuarsi in noi, di sedurci, e di farci ammalare (proprio come i più recenti e terribili virus che abbiamo vissuto) sembra essere destinata a vivere per sempre.