Si chiude oggi, con grande successo di pubblico e critica e con l’arrivo di Gerard Butler, la ventunesima edizione di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli. La star britannica è arrivato a Roma per consegnare all’Auditorium della Conciliazione il Premio “Breakout Actors of the Year” a Oliver Trevena, evento che si inserisce tra le attività promosse da Alice nella città insieme ai produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi a sostegno del talento. Gerard Butler consegna simbolicamente il riconoscimento al collega in una sorta di passaggio del testimone che vuole celebrare l’impegno e la solidarietà degli attori più affermati verso coloro che ancora non sono emersi o stanno emergendo. Dopo la cerimonia di premiazione la proiezione di “Paradox Effect”, film diretto da Scott Weintrob e prodotto da ILBE, Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, di cui Trevena è protagonista con Harvey Keitel e Olga Kurylenko.
La ventunesima edizione segna una crescita importante per Alice nella città in termini di partecipazione ed eventi. Sono 155.258 le presenze registrate, tra pubblico e accreditati, con un aumento del 27% rispetto allo scorso anno; 5 le location del festival: Auditorium Parco della Musica, Auditorium Conciliazione, Cinema Giulio Cesare e, da quest’anno, anche il Palazzo delle Esposizioni e il Cinema Adriano; un giorno in più di programmazione per un totale di 85 proiezioni totali, 120 eventi, tra i quali gli incontri WomenLands realizzati in collaborazione e a sostegno del Comitato Expo 2030 Roma, e le masterclass organizzate con il Nuovo Imaie e Cinecittà.
Un successo anche gli Short Film Days – spazio di networking e coproduzione rivolto ai giovani talenti del mondo del cortometraggio e ai professionisti dell’audiovisivo – che, grazie a un fitto calendario di panel, incontri e networking meeting, hanno richiamato le delegazioni straniere di Canada e Francia, paesi ospiti di questa prima edizione, e 170 professionisti del settore, tra produttori, distributori, autori, registi, con una presenza femminile del 40% e 13 progetti presentati.
L’evento, ospitato nei giorni 18, 19 e 20 ottobre al Palazzo delle Esposizioni, è stato realizzato con il supporto della Camera di Commercio di Roma, della Città metropolitana di Roma Capitale, di CNA Cinema e Audiovisivo, BNL BNP PARIBAS, UNIFRANCE, SIAE e della Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con Rai Cinema, Premiere Film e il Figari International Short Film.
In occasione degli Short Film Days la senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretaria di Stato per la Cultura con delega al Cinema ha annunciato una serie di misure importanti dedicate al mondo del cortometraggio con interventi mirati sul tax credit e volti all’aumento dei fondi nel selettivo.
“The Other Son” di Juan Sebastián Quebrada ha vinto il premio come miglior film del Concorso Internazionale, mentre “Desiré” di Mario Vezza si è aggiudicato il Premio Raffaella Fioretta come miglior film del Panorama Italia. Assegnato anche un Premio speciale della giuria a “Bangarang” di Giulio Mastromauro. Il Premio The Hollywood Reporter Roma per la migliore opera prima è andato a “To Leslie” di Michael Morris. Menzioni speciali agli attori Miguel Gonzalez per “The Other Son” e Mia Mckenna-Bruce per “How To Have Sex” e al regista a Gianluca Santoni per “Io e il secco”. Premio RB Casting per il miglior attore emergente a Amanda Campana per “Suspicious Mind”.
Il programma di Alice nella città si chiude con tre grandi anteprime all’Auditorium Conciliazione. Alle ore 19.00 sarà proiettato l’atteso “All of Us Strangers – Estranei” scritto e diretto da Andrew Haigh, già proiettato verso gli Oscar. Un viaggio personale e doloroso con protagonisti due degli attori irlandesi più amati della nostra epoca: Andrew Scott e Paul Mescal con la superba Claire Foy e Jamie Bell. Il film, ispirato al romanzo “Estranei” (“Strangers”) di Taichi Yamada (1987), è una storia d’amore universale. Una notte, nel suo condominio quasi vuoto nella Londra contemporanea, Adam (Andrew Scott) ha un incontro casuale con un misterioso vicino di casa, Harry (Paul Mescal), che spezza il ritmo della sua vita quotidiana. Mentre si sviluppa una relazione tra i due, Adam è ossessionato dai ricordi del passato e si ritrova attratto nella città di periferia in cui è cresciuto e nella casa d’infanzia in cui i suoi genitori (Claire Foy e Jamie Bell) sembrano vivere, proprio come il giorno della loro morte, 30 anni prima.
Siamo felici di completare il programma con un film che ci permette di riflettere su identità, relazioni, educazione alle differenze, aspettative e condizionamenti culturali che troppo spesso ci rassicurano sulla giustezza dei nostri sentimenti. È prezioso perché propone agli spettatori di indossare a rovescio qualche abito mentale. Ma soprattutto riconosce ai bambini la profondità dei loro pensieri, rivisti con gli occhi di un adulto, con delle vere e proprie folgorazioni d’infanzia che viaggiano libere in tutta la storia. Questa edizione di Alice nella città dimostra che il festival è diventato un punto di riferimento non solo per il mondo della scuola e la formazione, ma anche per l’industry e gli addetti ai lavori sia italiani che internazionali.
dichiarano i Direttori di Alice nella Città Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
In programma anche due film di grande impegno: alle ore 17.00 “Shukran” di Pietro Malegori, un’opera di drammatica attualità ambientata nella Siria devastata dalla guerra del 2011. Tratto dal romanzo di Giovanni Terzi, “Shukran” racconta la storia vera di un cardiochirurgo che dopo aver salvato migliaia di bambini entra in crisi quando scopre che il suo paziente è figlio del terrorista responsabile della morte di suo fratello. Il protagonista è l’attore iraniano Shahab Hosseini, migliore attore nel 2011 a Berlino per “Una Separazione” e nel 2016 a Cannes per “Il Cliente”, entrambi premiati con l’Oscar. Ad anticipare la proiezione un red carpet con il cast del film, tra cui Camelia Jordana, Antonio Folletto, l’attore egiziano Husam Chadat, e molte altre personalità del mondo del cinema, dello spettacolo e della cultura.
Alle ore 21.30 sarà la volta di “The Goat” di Ilaria Borrelli, accompagnato da star di prima grandezza del mondo arabo come Amr Saad, Sayeb Ragab, Nelly Karim e Maya Talem. Il film racconta la storia di Hadyia, un’orfana di undici anni costretta a un matrimonio precoce e violento e conferma l’impegno di Ilaria Borrelli nel voler portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni la condizione drammatica in cui si trovano le bambine che vivono in contesti difficili del mondo dopo il precedente “Talking To The Trees” in cui si era occupata delle baby prostitute cambogiane. “The Goat” è la prima, e ad oggi l’unica, grande produzione internazionale araba diretta da una donna occidentale. I produttori principali, la libanese Cedar Art Production e l’egiziana Agora Media Production, due tra i più grandi player dell’entertainment del mondo arabo, hanno espressamente voluto con questo film porre l’attenzione su temi quali la necessità di raggiungere l’uguaglianza tra uomini e donne, l’importanza dell’istruzione e dell’empowerment femminile.
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