Gli pterosauri sono stati gli antichi rettili volanti del passato, vissuti durante l’era Mesozoica insieme ai dinosauri. Oggi, purtroppo, non esistono più rettili volanti nel senso tradizionale, in quanto gli pterosauri si sono completamente estinti alla fine del periodo Cretaceo, circa 66 milioni di anni fa, insieme ai dinosauri non aviani.
Questi affascinanti creature, che avevano un’apertura alare che poteva superare i 10 metri, erano tra gli animali più grandi mai capaci di volare. Nonostante siano spesso confusi con i dinosauri, gli pterosauri formavano un gruppo di rettili distinti, con caratteristiche anatomiche uniche, come ali membranose e corpi ricoperti da strati di fibre simili a peli.
Oggi, l’abilità di volare è stata ereditata principalmente dagli uccelli e dai chirotteri, ovvero i pipistrelli. Tra i rettili attuali, alcune specie del Sud-est asiatico, come i draghi volanti, hanno evoluto la capacità di planare, ma questa non può essere considerata un vero volo, ma piuttosto un modo per spostarsi tra gli alberi.
Questi rettili moderni, come le lucertole del genere Draco, il geco volante di Kuhl e il serpente volante del paradiso, utilizzano diverse strategie per planare tra i rami degli alberi, sfruttando membrane di pelle o lembi di pelle sui loro corpi. Tuttavia, non hanno sviluppato la capacità di volo battuto, tipica degli pterosauri e degli uccelli.
Le differenze tra gli antichi rettili volanti e quelli attuali includono le modifiche scheletriche e muscolari necessarie per sostenere il volo attivo, oltre al metabolismo e alla regolazione della temperatura corporea. Gli antichi pterosauri avevano caratteristiche uniche che li rendevano adatti al volo, ma la loro estinzione ha lasciato il cielo alle moderne creature volanti, come uccelli e pipistrelli.