Nell’isola di Sant’Elena, situata nell’oceano Atlantico centro-meridionale, è emersa una scoperta eccezionale: tre nuove specie di ragni lupo endemiche dell’isola. Tuttavia, questa notizia è offuscata dal fatto che queste nuove specie sono già a rischio di estinzione.
Una recente revisione delle specie di ragni lupo presenti sull’isola ha rivelato l’esistenza di tre nuove specie, denominandole Molearachne sanctaehelenae, conosciuta anche come “ragno talpa” per le sue abitudini terricole, Dolocosa joshuai e Hogna veseyensis. Queste nuove scoperte rappresentano un patrimonio unico, poiché non esistono in nessun’altra parte del mondo, ma purtroppo sono minacciate dall’estinzione.
Il pericolo che incombe su queste specie è principalmente dovuto alla perdita di habitat sull’isola di Sant’Elena, che è un territorio britannico d’oltremare. Due delle specie scoperte vivono nelle foreste umide dell’isola, che in passato coprivano una vasta area di 600 ettari ma ora sono state drasticamente ridotte a soli 16 ettari a causa della deforestazione.
Liza Fowler, esperta in invertebrati presso il St Helena National Trust, ha sottolineato l’importanza della conoscenza delle specie presenti sull’isola per garantirne la protezione adeguata. Sant’Elena ospita un numero straordinario di invertebrati endemici, di cui sono conosciute ben 120 specie solo nella foresta pluviale. Questa biodiversità unica richiede misure di protezione adeguate.
Attualmente, la Royal Society for the Protection of Birds e il governo di Sant’Elena stanno collaborando in un progetto finanziato dal Foreign Commonwealth and Development Office del Regno Unito per proteggere e ripristinare le foreste umide dell’isola, anche conosciute come foreste nebulose. Queste foreste forniscono oltre il 50% dell’acqua dolce dell’isola e sono state gravemente colpite dalla siccità.
Il progetto mira a incrementare la copertura forestale del 25%, un obiettivo che beneficerà non solo delle nuove specie di ragni lupo scoperte, ma anche l’intera biodiversità dell’isola. Danniella Sherwood, ricercatrice dell’Arachnology Research Association, ha enfatizzato la straordinaria diversità di habitat su Sant’Elena e il suo ruolo cruciale nella conservazione degli invertebrati unici nel loro genere.
Inoltre, è importante sottolineare che i ragni lupo sono aracnidi relativamente comuni in molte parti del mondo, inclusa l’Italia. Tuttavia, la recente attenzione mediatica su di essi è stata sensazionalistica e allarmistica, nonostante siano inoffensivi per gli esseri umani. La scoperta di queste tre nuove specie di ragni lupo dovrebbe contribuire a riconsiderare e apprezzare la diversità delle specie anche nelle nostre comunità locali.