Crioconservazione: una soluzione per la protezione delle specie a rischio di estinzione

La crioconservazione sta emergendo come una potente arma nella lotta per la conservazione delle specie a rischio di estinzione. Mentre circa 42.000 specie sono attualmente a serio rischio, i biologi stanno lavorando per aumentare il numero di specie il cui genoma viene conservato all’interno di banche specializzate in crioconservazione. Questa tecnologia permette di conservare sequenze di DNA, embrioni, cellule riproduttive e tessuti a temperature estremamente basse, preservando così il patrimonio genetico delle popolazioni animali.

Le banche criogeniche, o criobanche, stanno diventando un importante strumento nella lotta contro l’estinzione. Tuttavia, uno studio recente ha rivelato che gli sforzi attuali sono ancora insufficienti per preservare adeguatamente la diversità biologica del nostro pianeta. Attualmente, solo il 5% delle specie elencate nella Lista Rossa della IUCN ha campioni di DNA crioconservati utilizzabili per futuri progetti di conservazione. Tuttavia, se si includono i campioni conservati da diverse istituzioni, università, zoo e acquari, questa percentuale potrebbe salire al 16,6%.

Un passo importante verso il miglioramento di questa situazione è la raccolta di campioni genetici da parte della comunità zoologica durante gli studi sulla fauna selvatica. Questo approccio potrebbe aumentare significativamente la disponibilità di campioni genetici, permettendo di raggiungere fino al 91% delle specie elencate nella Lista Rossa della IUCN.

La crioconservazione offre opportunità senza precedenti per la conservazione della biodiversità. Attraverso la riproduzione assistita e la manipolazione genetica, è possibile contribuire alla sopravvivenza delle specie in pericolo. Ad esempio, nel caso del rinoceronte bianco settentrionale, che è funzionalmente estinto con solo due femmine rimaste, le cellule riproduttive crioconservate potrebbero essere utilizzate per la riproduzione assistita.

Inoltre, la crioconservazione apre la porta alla possibilità di riportare in vita specie già estinte, come il dodo, il mammut o il tilacino. Tuttavia, è importante sottolineare che la clonazione diretta di esseri viventi risalenti a epoche remote è ancora una sfida tecnologica e etica complessa, e attualmente gli scienziati concentrano i loro sforzi sulla protezione delle specie esistenti.

In un momento in cui la biodiversità globale è minacciata da molteplici fattori, dalla perdita di habitat all’inquinamento, la crioconservazione rappresenta una preziosa risorsa per la conservazione delle specie animali. È un importante strumento che può contribuire a garantire che le future generazioni possano condividere il pianeta con una varietà di forme di vita ricche e diverse. La collaborazione globale e l’impegno per raccogliere campioni genetici ora sono essenziali per proteggere la diversità biologica della Terra.

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