Wanted Cinema propone trailer e poster di Una stanza tutta per sé, nuovo film del celebre regista israeliano Matan Yair (già noto per Scaffolding): l’arrivo nelle sale italiane è previsto per il 17 agosto.La pellicola è stata recentemente presentata in anteprima al Jerusalem International Film Festival 2023 dove ha vinto il premio come Israeli Feature Films, ed è prodotto da Green Productions, Tempesta Films, con il contributo del Ministero della Cultura e con il sostegno di Israel Film Fund, The Israel Lottery Council for Culture & Arts.
Una stanza tutta per sé segue le vicende del diciassettenne Uri, che ha fallito il suo primo colloquio con l’esercito commettendo un clamoroso errore… ha detto la verità. Uri ha rivelato in fase di colloquio che negli ultimi tempi ha condiviso la stanza con sua madre. Il motivo è che da quando suo padre se n’è andato di casa, la madre non è più voluta tornare a dormire nella loro camera da letto e da allora dorme con il figlio nella sua stanza. Il ragazzo, inoltre, ha ammesso candidamente allo scrutinatore che non pensa di essere affatto adatto all’esercito. Mentre si avvia verso la conclusione dell’ultimo anno del liceo, Uri si ritrova alla ricerca della propria strada e – metaforicamente – della propria “stanza” da cui affrontare il mondo degli adulti.
Una stanza tutta per sé mi accompagna da molti anni, come un racconto personale, quasi autobiografico, di un periodo in cui io e mia madre condividevamo la stessa stanza. Mio padre se n’era andato di casa e mia madre decise di non tornare nella camera da letto che condividevano. Io e mia madre abbiamo continuato a stare insieme e non pensavamo che ci fosse qualcosa di inappropriato o sbagliato in questo accordo. Ci siamo scambiati calore e amore e ci siamo sentiti come se fossimo in una rapsodia di un mare agitato. Abbiamo condiviso un’enorme coperta rossa e indossavo la stessa maglietta a scuola, quasi ogni giorno. Avevamo i nostri rituali come andare in spiaggia e fare il bagno al mare, fare la spesa al supermercato e addormentarci con un libro in mano, alla luce della lampada da comodino.
ha raccontato il regista Matan Yair.
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