Il prezzo del succo d’arancia ha raggiunto livelli senza precedenti, con i futures del prodotto quotati a 3 dollari a libbra, rispetto agli 1,76 dollari dell’anno precedente. La causa di questa escalation è attribuita agli uragani che hanno colpito la Florida, la principale regione di coltivazione di arance negli Stati Uniti. Nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2022, durante la fase cruciale di raccolta, una serie di uragani ha devastato migliaia di ettari di coltivazioni, in particolare quelle degli agrumi.
La Florida, notoriamente favorevole alla crescita degli alberi di arance, ha dovuto affrontare non solo gli impatti degli uragani, ma anche la diffusione di una malattia incurabile che colpisce le piante, causata da insetti appartenenti alla famiglia della psille. Questa malattia rende i frutti verdi, deformi e amari, compromettendo la produzione e le esportazioni. La produzione di arance negli Stati Uniti è crollata al livello più basso degli ultimi 100 anni, con poco meno di 18 milioni di casse alla fine della stagione, rispetto ai 240 milioni di casse di poco più di 20 anni fa. Anche il Brasile, primo fornitore mondiale di succo d’arancia, ha subito l’effetto di questa malattia.
L’impatto è stato significativo sul mercato internazionale del succo d’arancia. Il benchmark dei futures del succo d’arancia, negoziato come prodotto concentrato congelato (Fcoj) all’Intercontinental Exchange, ha subito una notevole impennata. Gli analisti prevedono che il prezzo possa raggiungere i 3,50 dollari per libbra. Tuttavia, il mercato del succo d’arancia è caratterizzato da fluttuazioni intense a causa della sua limitata produzione concentrata in poche regioni del mondo.
Le esportazioni statunitensi di succo d’arancia sono minacciate, poiché oltre il 90% delle forniture proviene dalla Florida. I principali mercati per la produzione statunitense, come il Canada e l’Unione Europea, hanno visto esaurirsi le esportazioni a causa delle condizioni climatiche avverse e della diffusione della malattia delle piante. La situazione ha sollevato una serie di questioni sulle sfide climatiche, la concentrazione della produzione agricola e la necessità di adottare strategie per far fronte a tali eventi avversi nell’industria agricola e alimentare.