Elon Musk sta nuovamente facendo pressioni nel tentativo di ottenere una modifica alle politiche dell’App Store di Apple. In un tweet, il miliardario ha detto che ha intenzione di parlare con il CEO di Apple, Tim Cook, riguardo l’adeguamento della commissione del 30% che il gigante tecnologico addebita sugli acquisti in-app.

Twitter attualmente permette agli utenti di abbonarsi agli account di altri utenti tramite la sua app iOS. Gli abbonamenti sono un modo per supportare i propri creatori di contenuti preferiti e, concettualmente, funzionano in modo simile agli abbonamenti di Patreon, Twitch e YouTube.

Siccome gli abbonamenti di Twitter utilizzano il sistema di acquisto in-app di Apple, quest’ultima prende una quota del 30% da ogni donazione. Elon Musk vorrebbe che Apple si limitasse a prendere il 30% della percentuale che Twitter trattiene per sé, lasciando invece intaccata la parte che viene concessa al creatore di contenuti.

Una proposta tutto fuorché allettante. Banalmente perché Twitter attualmente non sta guadagnando nulla dagli abbonamenti: il social, infatti, ha annunciato che non avrebbe trattenuto una commissione per i primi 12 mesi di vita della nuova funzione. Ma anche al termine di questi 12 mesi, la situazione non cambierà più di tanto: Twitter tratterà per sé solo il 10% della cifra pagata dagli utenti e solo dopo che il creatore di contenuti ha maturato un pagamento di almeno 100mila dollari. Insomma, ad Apple non converrebbe affatto.

Musk ritiene che Apple dovrebbe prendere solo una parte del ricavo che i creatori pagano a Twitter piuttosto che il 30% dell’intera tariffa di abbonamento.