L’esplorazione spaziale è appena diventata molto più costosa. Secondo Arstechnica, la Mars Sample Return della NASA, finalizzata al recupero di rocce da Marte per analisi scientifiche, sta affrontando notevoli problemi di bilancio. Infatti, il prezzo per il recupero di queste rocce marziane è appena raddoppiato e potrebbe raggiungere i 10 miliardi di dollari. L’ex capo dei programmi scientifici della NASA, Thomas Zurbuchen, ha espresso preoccupazione per l’impatto del progetto Marte sul bilancio scientifico dell’agenzia. Inizialmente stimati in circa 4 miliardi di dollari, i nuovi sviluppi indicano che la situazione potrebbe essere peggiore del previsto, con costi raddoppiati a 8-9 miliardi di dollari e potenzialmente in grado di raggiungere i 10 miliardi se si tiene conto delle spese aggiuntive. Di conseguenza, è probabile che la tempistica della missione subisca un ritardo, con un impatto sul bilancio della scienza planetaria e una potenziale messa in pericolo di altri progetti della NASA.
L’aumento dei costi e l’ambiziosa collaborazione dietro il progetto di ritorno dei campioni da Marte
La missione Mars Sample Return è una collaborazione tra la NASA e partner internazionali, tra cui l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che mira a riportare materiale da Marte per ottenere informazioni sulla storia geologica del nostro pianeta vicino e cercare prove di vita passata o presente. Per questa missione, la NASA ha lavorato duramente allo sviluppo di un lander Sample Retriever, che raccoglierà campioni dal rover Perseverance su Marte e il cui lancio è previsto per il 2028. I campioni raccolti saranno trasportati a un orbiter per il ritorno a Terra tramite un razzo chiamato Mars Ascent Vehicle. In caso di successo, i campioni potrebbero essere riportati sulla Terra entro il 2033. Per quanto possa sembrare interessante che la NASA raccolga rocce da Marte, il progetto si sta rivelando molto più costoso di quanto inizialmente previsto. Recenti briefing dei responsabili della missione hanno rivelato che il costo stimato di sviluppo della missione Mars Sample Return è passato da 4,4 a 8-9 miliardi di dollari. Questo aumento non tiene conto dei costi di lancio, delle spese operative per cinque anni e della costruzione di una struttura di ricezione dei campioni sulla Terra. Con l’inclusione di queste spese aggiuntive, il costo totale della missione potrebbe raggiungere circa 10 miliardi di dollari. Il budget si sta rivelando un grosso problema per la NASA, che ha un ammontare di risorse totali di 3 miliardi di dollari all’anno, non solo destinati al progetto Marte. Questi problemi di bilancio stanno costringendo il progetto a ritardare, con la data di lancio che dovrebbe slittare al 2030.
Qual è la causa dell’aumento dei costi del progetto Marte della NASA?
Fondamentalmente, il Jet Propulsion Laboratory, responsabile della pianificazione della missione, ha commesso errori tecnici significativi durante le prime fasi della missione, che hanno portato a stime imprecise e alla necessità di rivedere il piano. Inoltre, il laboratorio ha dovuto affrontare problemi di personale e di gestione, che hanno influito sulle tempistiche del progetto e sull’allocazione delle risorse. Questi problemi, uniti alla complessità della missione Mars Sample Return, hanno fatto lievitare i costi oltre le previsioni iniziali. Il costo sostanziale associato alla missione Mars Sample Return della NASA ha sollevato preoccupazioni all’interno della comunità scientifica internazionale, poiché le sfide di bilancio non riguardano solo questo progetto. A causa di ciò, ci sono ora ritardi nella missione Verita su Venere e nella missione Dragonfly sulla luna di Saturno, Titano. Il timore è che la missione Mars Sample Return possa diventare il James Webb Space Telescope della scienza planetaria, consumando una porzione significativa del budget e ostacolando i progressi di altri progetti scientifici. Per mitigare l’aumento dei costi, la NASA e i responsabili politici hanno diverse opzioni per continuare la missione su Marte. Un approccio prevede l’avvio di una competizione tra entità commerciali, come Lockheed Martin, SpaceX, Blue Origin e altri, per lo sviluppo del lander di grandi dimensioni. Questo approccio sfrutta l’esperienza esistente e promuove un modello commerciale basato su tappe. Un’altra considerazione riguarda la rivalutazione dell’inclusione di elicotteri di riserva simili a quelli di Ingenuity.