Venerdì, un tribunale federale ha condannato Joseph James O’Conner a cinque anni di prigione per il suo coinvolgimento nell‘hack di Twitter del 2020, una vicenda per molti versi surreale e che avrebbe potuto avere esiti ancora più disastrosi — ve ne avevamo parlato approfonditamente all’epoca dei fatti. Il mese scorso, il 24enne, conosciuto come PlugwalkJoe online, si è dichiarato colpevole di una serie di crimini informatici, inclusa un’attacco di SIM-swapping che ha preso di mira un account TikTok con milioni di follower.
Nel 2020 O’Conner e i suoi complici, quasi tutti giovani come lui, hanno ottenuto accesso al sistema interno dell’azienda e successivamente agli account di Elon Musk, Bill Gates, Barack Obama e oltre 100 altri utenti di alto profilo, tra celebrity, politici e artisti. Fortunatamente, i giovani criminali utilizzarono questo enorme potere per imbastire una truffa inverosimile e piuttosto maldestra, che, considerata la visibilità e l’autorevolezza percepita degli account coinvolti, non portò al furto di grandi quantità di denaro. O’Conner usò infatti gli account rubati per pubblicare una finta lotteria con un premio in Bitcoin. Per partecipare, gli utenti avrebbero dovuto inviare del denaro ad un wallet, con la promessa che gli avrebbero immediatamente ricevuti in dietro con gli interessi. Una balla piuttosto manifesta. E, infatti, il bottino si fermò a poche centinaia di migliaia di dollari. Poteva andare molto peggio.
“Dopo aver rubato e dirottato in modo fraudolento le criptovalute, O’Connor e i suoi complici le hanno riciclate attraverso decine di trasferimenti e transazioni e ne hanno scambiato una parte in Bitcoin utilizzando servizi di scambio di criptovalute”, ha dichiarato il Dipartimento di Giustizia. “Alla fine, una parte delle criptovalute rubate è stata depositata su un conto di scambio di criptovalute controllato da O’Connor”. Nel 2021, Graham Ivan Clark, il presunto genio adolescente dietro l’attacco, si è dichiarato colpevole in cambio di una condanna a tre anni di prigione. Oltre alla sua condanna di cinque anni, O’Conner affronterà anche tre anni di libertà vigilata dopo la sua pena detentiva. Dovrà anche restituire 794.000 dollari ottenuti grazie alla frode.