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L’Ophiocordyceps unilateralis è un fungo che quando infetta le formiche ne altera il comportamento, facendole andare in una posizione esposta e provocando la loro morte, di solito mentre sono attaccate alle foglie di un arbusto, così da poter diffondere le sue spore da una posizione favorevole.
L’infezione si caratterizza soprattutto per l’insorgere di uno “stelo” dalla regione dorsale vicino al “collo” della formica. I funghi in questione sono capaci di riprodursi sia sessualmente (teleomorfismo) che asessualmente (anamorfismo), nel corso della conquista della formica i caratteri teleomorfici, tipicamente un corpo fruttifero, si vanno a sistemare lateralmente come placche o cuscini laterali, mentre i caratteri anamorfici, simili a muffa, vanno ad occupare la regione terminale.
Si distinguono ben quattro specie appartenenti al complesso dell’O. Unilateralis, tutte scoperte nella foresta pluviale nel sud-est della regione di Minas Gerais in Brasile.
Questi quattro tipi finora scoperti, dalle foto si evince che ce ne siano altri specializzati nella contaminazione di altri insetti, si possono distinguere in base alle loro caratteristiche morfologiche. Inoltre, ci sono differenze abbastanza marcate nel processo di germinazione, dove l’O. Camponoti-Rufipedis dimostra di avere le ascospore più piccole e più delicate, l’O. Camponoti-Novogranadensis invece produce anche spore secondarie (capilliconidia), mentre le lunghe e robuste ascospore dei restanti O. Camponoti-Balzani e O. Camponoti-Melanotici difficilmente germinano in vitro e non producono mai capilliconidiophores.
Non si sa ancora molto sulla tassonomia e l’ecologia di queste specie, ma diversi campioni sono ora sotto studio, dopo che era stata notata la loro crescita sui corpi delle formiche appartenenti al genus Camponotus (Rufipes, Balzani, Melanoticus e Novogranadensis). Ad ogni tipo di formica dovrebbe corrispondere un tipo di fungo, infatti i nomi dei funghi sono stati accordati con il nome dell’ospite prediletto, ma non vi è ancora la certezza scientifica.
Articolo ispirato da un :bazinga: di Quetzal sulla gallery del National Geographic in merito all’argomento.
Dopo aver preso le loro immagini (che trovate qui sotto insieme ad altre trovate in rete), sono andato alla ricerca del paper originale, che ho studiato da non addetto ai lavori, andando a cercare info per renderlo comprensibile a tutti (me incluso), penso di non aver commesso errori, se l’ho fatto chiedo venia, non sono un botanico e l’articolo era in inglese ed abbastanza tecnico, accetto volentieri eventuali correzioni e/o precisazioni da parte di chi se ne occupa attivamente.
Clostridium 6 mesi fa aveva scritto un articolo su un verme che zombifica anch’esso le formiche, portandole ad essere divorate da animali erbivori insieme all’erba, così da poter approfittare delle maggiori risorse dell’organismo ospite.
Inoltre, di animali zombificati si parlava anche in questo articolo di Akeiron, invece della crescita dei funghi all’interno degli insetti c’è un video in un post di randO, mentre William J aveva riportato un articolo riguardante il ritrovamento di un fossile di insetto di 48 milioni di anni fa zombificato dal “nostro” stesso fungo.