La cantautrice canadese Grimes è diventata virale alla fine del mese scorso quando ha invitato i suoi fan a creare musica usando la sua voce, dichiarando di voler condividere il 50% dei diritti d’autore per qualsiasi canzone generata dall’IA di successo. Ora, l’artista ha presentato un software vocale AI, chiamato Elf.Tech, per rendere ancora più facile la creazione di canzoni ‘deepfake audi0’ usando la sua voce.
E non soltanto la sua, in realtà. Qualsiasi artista che intenda caricare la sua voce usando la nuova piattaforma, potrà partecipare all’iniziativa alle stesse condizioni: le royalties verranno divise (50-50) tra l’autore della canzone e l’artista che ha prestato la voce.
Contestualmente, Grimes ha annunciato due nuove canzoni, “Music for Machines” e “I Wanna Be Software”, in concomitanza con il lancio, anche se non è stata fissata la loro data di uscita. In un thread su Twitter riguardante il software, Grimes ha chiesto agli utenti di “avere buon gusto”. Già in precedenza aveva almeno in parte ritrattato i suoi toni inizialmente libertari, sostenendo che avrebbe contestato l’uso della sua voce per creare canzoni con contenuti violenti o estremisti (Grimes ha fatto l’esempio di un inno nazista). Il progetto è alimentato dall’AI generativo Triniti e la piattaforma offre già tutti gli strumenti necessari per generare canzoni usando la voce di Grimes.