Una sussidiaria di Alphabet, il colosso che possiede Google, spera di sviluppare una tecnologia di rete di consegna con droni in grado di gestire milioni di ordini entro i prossimi 12 mesi.

La tecnologia viene testata “su larga scala” a Logan, in Australia, dove Wing, lo spinoff di Google dedicato alle consegne via drone, consegna già oggi fino a 1.000 pacchi al giorno.

L’azienda ha recentemente anche avviato un programma pilota per le consegne sperimentali con i droni nella periferia di Dublino, a Lusk. Wing e alcune altre aziende stanno discutendo con il Dipartimento dei Trasporti e l’Autorità dell’Aviazione Civile per concordare regolamentazioni che permetterebbero le consegne con i droni anche nel Regno Unito.

Il CEO della Wing, Adam Woodworth, ha spiegato che il sistema di consegna verrà organizzato “più come un efficiente network dati che un tradizionale sistema di trasporto”. “Attualmente facciamo molte consegne di generi alimentari, molte consegne di cibo preparato, molte consegne di caffè”, ha aggiunto.

In questa fase, i consumatori non pagano un extra per le consegne via drone. Si limitano a pagare il prezzo dei beni acquistati, senza commissioni o spese di consegna. L’azienda non ha rivelato quale potrebbe essere il costo finale.

Ma per essere economicamente sostenibili, le aziende di droni dovranno poter contare su un enorme volume di ordini, dicono gli esperti interpellati dalla BBC. Insomma, servirà un giro d’affari simile a quello di piattaforme come Deliveroo e JustEat.  Di certo c’è, che le consegne via drone stanno uscendo sempre di più dai confini della fantascienza per diventare realtà. Tra qualche anno potrebbero fare parte della quotidianità di ciascuno di noi.