Nessun gatto, in verità, necessita di essere abituato a stare all’aperto. È vero, però, che i gatti domestici, abituati a stare in casa, si ritroveranno investiti da tanti stimoli esterni quando usciranno. Avranno quindi difficoltà a elaborare questi stimoli, visto che hanno perso la loro flessibilità.
Per gatti casalinghi e per i giovanissimi sempre meglio consentire loro di fare delle prime uscite in orari meno caotici e con pochi rumori esterni. Evitare di pressarli e di avere fretta. Il gatto deve uscire e rientrare sempre per propria scelta. Molti gatti le prime volte preferiscono avere la rassicurante presenza del loro padrone, che deve essere incoraggiante e dolce. Se non sussiste un vero legame con la casa e il padrone, allora potrebbe scegliere anche di non rientrare e farsi una tana altrove.
Le cose migliori sono scegliere un ambiente esterno idoneo per ospitare un gatto, in modo che l’animale si faccia un territorio su misura. Vivere in un’area verde è importante, ma non basta, perché sarebbe essenziale creare rete con il vicinato. Un gatto conosciuto dalla gente del quartiere è più protetto e amato.
Se si ha un giardino, meglio abbellirlo e allestirlo con elementi attrattivi, riducendo la frequenza degli allontanamenti. Il problema maggiore è rappresentato dagli sbalzi di temperatura. Se il felino vive all’esterno in modo continuo, la muta autunnale e l’immersione graduale nel clima invernale, gli garantiranno un mantello adatto.
- Come abituare il gatto a stare all’aperto? (kodami.it)