Le pazienti che si sottopongono a un intervento chirurgico per tumori dell’ovaio e dell’endometrio spesso provano ansia e dolore. Un nuovo studio indica che la digitopressione prima dell’intervento chirurgico può aiutare a ridurre l’ansia e che, se seguita dall’agopuntura durante l’intervento, può fornire un ulteriore beneficio, riducendo il dolore intenso. La ricerca è stata pubblicata da Wiley online su CANCER, una rivista dell’American Cancer Society. Un totale di 99 pazienti con tumori ginecologici ha partecipato allo studio, guidato da Eran Ben-Arye, del Lin Medical Center di Haifa, Israele. Le pazienti sono state suddivise in 3 gruppi: 45 nel gruppo A, 25 nel gruppo B e 29 nel gruppo C. I partecipanti al gruppo A hanno ricevuto trattamenti di digitopressione e rilassamento iniziati entro le 3 ore precedenti l’intervento chirurgico e proseguiti fino a quando la paziente non ha iniziato a sottoporsi all’anestesia generale; hanno poi ricevuto una terapia di agopuntura durante l’intervento chirurgico che coinvolgeva punti dimostrati efficaci per ridurre il dolore. I partecipanti del gruppo B hanno ricevuto solo la digitopressione preoperatoria, mentre quelli del gruppo C hanno ricevuto le cure standard. Sia prima che dopo l’intervento, i pazienti hanno compilato dei questionari che valutavano la qualità della loro guarigione e includevano domande sul dolore, sull’ansia e su altri parametri di qualità della vita. I punteggi post-operatori erano complessivamente più alti nei gruppi A e B, a indicare una migliore guarigione, rispetto ai punteggi del gruppo C. I punteggi del gruppo A relativi al dolore grave erano significativamente più alti di quelli del gruppo C. Entrambi i gruppi di hanno ottenuto punteggi più alti rispetto al gruppo che ha ricevuto le cure standard, per quanto riguarda i punteggi relativi all’ansia e alla depressione.
“L’inclusione del tocco medico integrativo preoperatorio e delle terapie di rilassamento per l’ansia, insieme all’agopuntura intraoperatoria per il dolore e altri problemi legati alla qualità della vita, dovrebbe essere presa in considerazione per le pazienti che si sottopongono a un intervento chirurgico di oncologia ginecologica”, ha dichiarato il dottor Ben-Arye. “La formazione in questa nuova frontiera dell’ ‘oncologia integrativa‘ è necessaria per gli operatori di medicina complementare, gli agopuntori, i chirurghi, gli anestesisti e gli infermieri di sala operatoria, che devono lavorare insieme e comunicare con gli operatori di oncologia integrativa nel complesso contesto della sala operatoria”.