La criptovaluta più importante al mondo, Bitcoin, sembra aver superato la crisi causata dal crollo di FTX e dalle preoccupazioni di un contagio in grado di estendersi a tutti i player del settore. Dopo due mesi di incertezza, il prezzo di Bitcoin è tornato a superare la soglia psicologica dei 20.000 dollari.
Fino all’inizio di gennaio, il trend era stato quello delle settimane precedenti: scarsa attività e un valore sempre al di sotto dei 17.000 dollari. Tuttavia, una lenta crescita fino ai 17.500 dollari ha portato all’attuale e repentina impennata: un Bitcoin viene ormai da alcuni giorni scambiato sopra ai 20.000 dollari, un livello che non si vedeva dallo scorso novembre, dopo il clamoroso e inaspettato crollo di FTX.
Come accade praticamente sempre, le altre principali criptovalute sembrano seguire fedelmente l’andamento del Bitcoin. Così Ethereum è passata da un valore abbondantemente inferiore ai 1.200 dollari al valore attuale superiore ai 1.500 dollari e vicino ai 1.600.
Solana, popolare alternativa ad Ethereum in voga nella comunità di trader e appassionati di NFT, ha fatto un balzo ancora più audace, passando da un valore di circa 10€ agli attuali 21,46€.
Se fino alla settimana scorsa i principali analisti indicavano un clima di profonda sfiducia e paura tra gli investitori, ora il sentiment del mercato è indicato in un più rassicurante “neutrale”. Insomma, siamo lontani dall’entusiasmo che precedeva lo scoppio della bolla avvenuto l’anno scorso, ma allo stesso tempo si inizia a rivedere un cauto ottimismo tra gli addetti al settore e gli investitori retail. Gli analisti invitano comunque a mantenere un atteggiamento di vigile cautela: non è affatto scontato che questa inversione di trend sia qui per restare.
Sul crollo di FTX e lo schianto delle principali criptovalute: