Glioblastoma è una delle forme più aggressive di cancro al cervello. Si tratta di un tipo di tumore maligno che coinvolge le cellule nervose del cervello e del midollo spinale. Può diffondersi rapidamente nel cervello e colpire più aree. È una condizione letale e spesso non può essere curata.

I sintomi di glioblastoma comprendono mal di testa, dolore al collo, nausea, vomito, confusione, difficoltà di parola e movimento e convulsioni. Le persone affette da questa condizione possono anche sviluppare una visione offuscata e un cambiamento nei loro comportamenti.

Le cause esatte di glioblastoma fino ad oggi non sono ancora chiare. Si ritiene che possa essere correlato a una combinazione di fattori genetici ed ambientali. La diagnosi di glioblastoma è basata su una serie di test medici, come una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata.

Esistono diversi trattamenti per glioblastoma. Il trattamento più comunemente usato è la chirurgia, seguita da radioterapia e chemioterapia. Sebbene questi trattamenti possano aiutare a rallentare la crescita del tumore, non possono curare la condizione.

Ora però un nuovo studio potrebbe dare una speranza ai pazienti afflitti da questa grave forma di tumore. Secondo i ricercatori sarebbe la proteina BRD8 a causare il glioblastoma. Secondo Alea A. Mills, professore al CLHS e tra i firmatari della ricerca, i risultati del  loro lavoro suggeriscono che mirando ed eliminando BRD8, i geni P53 non mutati nei pazienti possono essere riattivati. Questi geni soppressori del tumore poi bloccheranno la crescita del tumore e alla fine rimuoveranno il glioblastoma nel corpo del paziente.