Google dovrà rispondere dell’accusa di pubblicità ingannevole. La Federal Trade Commission statunitense indaga su una campagna marketing organizzata diversi anni fa da Google per promuovere i suoi smartphone targati Pixel. In sostanza, l’accusa è la seguente: influencer e testimonial sono stati mandati in radio per tessere le lodi degli smartphone di Google, senza di fatto averli mai provati.
Gli influencer sarebbero stati istruiti per fornire un racconto all’apparenza genuino. Dovevano, in altre parole, fare finta di essere dei proprietari del nuovo smartphone di Google – i Pixel 4 e 4 XL – e raccontarne i punti di forza. “Lo trovo utilissimo anche perché il nuovo Assistente di Google mi aiuta a fare le cose”, recita ad esempio una delle frasi incriminate.
Questo espediente sarebbe stato proposto su larga scala in collaborazione con iHeartMedia, una società statunitense che controlla oltre 800 stazioni radio. La FTC ha individuato oltre 29.000 episodi che, sostanzialmente, sarebbero tutti ascrivibili allo stesso copione e, dunque, all’accusa di non aver dichiarato la collaborazione pubblicitaria tra Google e influencer. L’autorità ha chiesto che Google venga condannata al pagamento di una multa di 9,4 milioni di dollari.
Google e iHeartMedia hanno pagato degli influencer per pubblicizzare dei prodotti che non hanno mai utilizzato. È una chiara violazione delle regole di trasparenza richieste a tutte le campagne pubblicitarie
si legge in una nota pubblicata dalla FTC.