Oltre 13 milioni di account iscritti ai canali e gruppi Telegram in lingua italiana dedicati alla condivisione di pornografia non-consensuale. Lo rivela un rapporto di PermessoNegato. “Alcuni di questi gruppi condividono pedopornografia”, si legge nello studio.

PermessoNegato è nata a novembre del 2019, ed è un’associazione no-profit che si occupa di studiare e approfondire il fenomeno della pornografia illecita online, fornendo assistenza alle vittime di revenge porn. Da quando è nata, la no-profit ha fornito in media assistenza (legale e psicologica) a 4.000 vittime di pornografia non-consensuale ogni anno.

L’Osservatorio Permanente di PermessoNegato ha individuato 231 gruppi e canali Telegram italiani attivi nella condivisione di Pornografia Non-Consensuale. Complessivamente, questi gruppi contano 13.152.000 account (non unici). Il gruppo più numeroso ha 540.000 account, che verosimilmente corrispondono ad altrettante persone in carne ed ossa.

Storia diversa per l’altro dato: gli oltre 13 milioni di account sono semplicemente la somma degli iscritti a ciascuno dei canali e gruppi individuati dall’osservatorio, che tuttavia stima una sovrapposizione di utenti tra gruppi diversi di circa il 65%.

Molti dei contenuti proposti da questi canali, spiega PermessoNegato, provengono da OnlyFans. Le immagini destinate agli abbonati paganti vengono condivise senza il consenso (e alcuna remunerazione) del creatore o della creatrice di contenuti. Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché i gruppi presi in esame condividono frequentemente anche pornografia minorile. L’associazione denuncia “il continuo disinteresse delle Forze dell’Ordine”, lamentando le scarse risorse impiegate nella lotta alla pornografia illegale e agli abusi online.