Quentin Tarantino non è uno tra quei registi che apprezzano particolarmente i film Marvel, il popolare filmmaker si è schierato dalla parte di mostri sacri come Martin Scorsese e Francis Ford Coppola, che considerando i cinecomics come lungometraggi che hanno cambiato in peggio l’industria cinematografica. E di recente il regista ha anche dichiarato che questi tipi di film rendono gli attori obsoleti.

Ecco le parole di Quentin Tarantino:

Quando ero ragazzino collezionavo un sacco di fumetti Marvel. Se questi film fossero usciti quando avevo vent’anni li avrei adorati. Però mi viene da dire che non sono gli unici tipi di film che si dovrebbero fare oggi come oggi. Ho quasi 60 anni, e non mi entusiasmano molto.  Il fatto che Hollywood si sia marvelizzata è dimostrato anche dal fatto che ci sono attori che sono divenuti famosi interpretando supereroi, però non sono delle star, perché Captain Ameirca è la vera star, o Thor. Non credo di essere il primo a dirlo, è stato detto milioni di volte. Sono i personaggi di questo franchise le star.

Subito dopo, l’interprete di Shang-Chi, Simu Liu, ha voluto replicare su Twitter alle parole di Tarantino.

Se le possibilità di fare cinema arrivassero solo da Scorsese e da Tarantino non avrei mai avuto la possibilità di fare un film da 400 milioni di dollari. Sono incantato dal loro modo di fare del cinema, sono autori trascendentali, ma non avrebbero mai puntato qualcuno come me. Non ci sono degli studi cinematografici perfetti, però sono orgoglioso di lavorare con una casa che sta dando grande importanza alla diversità e ispiri le persone di ogni tipo di comunità.

Ed a riguardo si è espresso anche Benedict Cumberbatch, che, qualche tempo fa ha detto la sua su ciò significa essere un attore nel Marvel Cinamtic  Universe. Ecco cosa ha dichiarato:

In grossi film come The Avengers è difficile tirare fuori certi tipi di emozioni perché, magari, si hanno a disposizione giusto cinque minuti all’interno di una storia ampia in cui succedono un sacco di cose.

In questi casi probabilmente non esiste la vera ragione, ma solo dei punti di vista. Sta di fatto che ci troviamo davanti ad uno spartiacque della storia del cinema, tra grandi registi del Novecento ed un nuovo modo di fare produzioni figlio del nuovo millennio.