La manovra economica del governo Meloni ha in previsione tanti interventi da fare. Oltre a combattere il caro energia, si aggiungono la flat tax o la revisione del reddito di cittadinanza. Il ministero dell’Economia ha messo a disposizione 30 miliardi di euro. Altre due misure per il 2023 sono: il rialzo del tetto al contante a 5mila euro e il taglio del superbonus al 90%.

Per quanto riguarda la flat tax si tratta della sua estensione per autonomi e partite iva con ricavi fino a 85mila euro (precedenti 65mila). Inoltre, anche la flat tax incrementale per chi non aderisce al regime forfettario che si vedrebbe applicare l’aliquota al 15% sull’incremento del reddito nel 2022. Un confronto con il maggiore dei redditi dichiarati nei tre anni precedenti.

L’ipotesi prevalente prevede di abbassare a 60mila euro (attuali 120mila) la soglia di reddito dopo cui scatta il decalage fino all’azzeramento della detrazione del 19%. Ci sarà anche una nuova riedizione della rottamazione. Nella manovra il nuovo schema di anticipo pensionistico Quota 41 (con 61 o 62 anni di età). Una riforma che contiene i posti e di portare il paese a superare la Legge Fornero. Il costo dell’operazione è di un miliardo di euro da finanziare con la revisione del reddito di cittadinanza.

In legge di Bilancio è attesa anche la conferma del taglio di due punti percentuali del cuneo fiscale. Nelle promesse elettorali si parlava di una riduzione di cinque punti del costo del lavoro, vedremo se saranno attuate. Si sta lavorando alle simulazioni sugli stanziamenti della Finanziaria da approvare in Consiglio dei ministri entro la fine del mese. Un solo mese per la sessione di Bilancio e il via libera entro il 31 dicembre.