L’endocardiosi mitralica è una malattia degenerativa che colpisce gran parte dei cani di età medio-avanzata. La razza canina in cui si manifesta a livello più alto è il Cavalier King Charles Spaniel. In questa si può manifestare anche a soli 3-5 anni di età e la patologia ha un decorso rapido causando insufficienza cardiaca e complicazioni respiratorie.
Gli esperti quindi hanno deciso di individuare i biomarcatori per prevederne l’insorgenza e il decorso. Per finanziare la ricerca è stato lanciato il crowdfounding “Dritti al cuore! Dalla ricerca sul Cavalier King un aiuto per tutti i cani”.
Oggi è disponibile una terapia grazie alla quale, nel soggetto di età medio avanzata, l’endocardiosi mitralica ha un decorso relativamente lento, senza quindi incidere in modo così importante sulla qualità e sulla durata della vita. Tuttavia, l’identificazione della malattia in fase precoce, prima che si sviluppino i sintomi clinici, permetterebbe di intervenire sulla prevenzione e supportare, in maniera efficace gli allevatori per una selezione che tuteli sempre più la salute ed il benessere del cane. In un precedente studio, abbiamo identificato uno specifico miRNA, che si esprime in modo diverso a seconda dello stadio di evoluzione della malattia mitralica e speriamo che la campagna di crowdfunding ci permetta di consolidare i dati ottenuti e di entrare più nel dettaglio della conoscenza della malattia, analizzando un numero maggiore di biomarcatori, in soggetti affetti dalla patologia con stadi diversi di gravità.
Paola Brambilla, membro del team di ricerca, Professoressa presso l’Università degli Studi di Milano
Nella razza del Cavalier King Charles Spaniel la patologia raggiunge anche il 98%. Nonostante questi dati, tale specie canina è molto diffusa in Italia. Il Cavalier King Charles Spaniel, inoltre, per il suo muso particolarmente schiacciato, gli occhi grandi e la testa rotonda è più esposto alla sindrome brachicefalica. Una patologia ostruttiva dell’apparato respiratorio. Proprio per la fragilità di questa razza è stato pubblicato un nuovo protocollo destinato agli allevatori di questa specie che andrà in vigore nel 2023.
Si possono identificare tre tipi di soggetti di razza Cavalier King Charles Spaniel. Una con lo sviluppo precoce, poi un’altra con esemplari che hanno sintomi dai 7-8 anni di età. Infine, un ultimo gruppo con la patologia in età medio-avanzata con decorso lento e farmaci.