Guillermo del Toro ha già fatto intendere quanto il suo Pinocchio sarà profondamente diverso rispetto agli altri adattamenti fatti fino ad ora, e le ultime dichiarazioni non fanno che confermare questa cosa. Ricordiamo che il lungometraggio uscirà su Netflix il 9 dicembre dopo una lunga attesa, ed un posticipo di distribuzione.

Questo è il nuovo poster, che non fa altro che testimoniare come le atmosfere di questo Pinocchio siano piuttosto oscure, e con richiami simbolici e metaforici piuttosto particolari.

Pinocchio, Guillermo-Del-Toro

Nelle parole di Guillermo del Toro:

Abbiamo voluto mostrare il più possibile di come è stato realizzato il film, considerando che il più delle volte quando si guarda a queste trasposizioni ed a certi effetti si parli subito di computer. Mentre noi abbiamo sfruttato tutto un vecchio modo di fare con lavori a mano e set reali fatti botole per gli animatori.

Ecco il regista sul set “più che reale” del film.

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Parlando dei motivi che hanno portato del Toro ad adattare Pinocchio, il regista ha dichiarato:

Da piccolo le mie storie preferite erano Pinocchio e Frankenstein. E ciò forse spiega qualcosa del rapporto con mio padre. Sono storie che creano collegamenti con la figura paterna. E poi Pinocchio è una figura universale, come forse ce ne saranno una decina nella Storia. Possiamo considerare Frankenstein, Pinocchio, Tarzan e Sherlock Holmes. Sono figure che anche se non hai letto o visto una loro storia sai chi sono. E puoi  utilizzarli come metafore per la scienza, per le emozioni umane, e per altre cose.

Guillermo del Toro ha raccontato di aver lavorato a questo film per circa 15 anni, e che questa versione è differente dalle altre anche perché mette al centro un contesto politico, quali è quello dell’epoca fascista e mussoliniana, che ha a che fare con i temi centrali della storia di Pinocchio.

Tutti gli altri Pinocchio parlano di obbedienza- ha rimarcato- mentre questo film è sulla disobbedienza. Si tratta del primo fattore di umanità. Essere umano non significa adeguarsi, cambiare sé stessi e gli altri, ma comprendere. Perciò considero la disobbedienza un primo passaggio. Questa cosa si può paragonare alle differenze tra idea e ideologia. L’ideologia è un qualcosa che ti viene data, ed a cui devi obbedire ciecamente. Mentre l’idea è un qualcosa che ti costruisci con la comprensione ed il lavoro su te stesso. L’ideologia è un qualcosa che si è affermata anche durante il periodo mussoliniano, e che è a che fare con il controllo paterno.

In tutto ciò del Toro ha dimostrato anche un desiderio di andare contro i messaggi dell’opera originale, perché:

[Il mio film, ndr] va contro il libro, perché il libro cerca l’addomesticamento dello spirito del ragazzino in un modo un po’ strano. È un libro ricco di grande inventiva, ma propone anche l’ubbidienza cieca ai genitori, l’essere un bravo ragazzo a tutti i costi e così via. Il [mio film, ndr] tratta del trovare se stessi e la propria strada nel mondo, non solo obbedendo ai comandamenti che ti vengono dati, ma anche capendo quando siano buoni e quando no.

Non ci resta che attendere dicembre per gustarci questo nuovo film di Guillermo del Toro.