Meta punta a fare cassa. Il metodo è sempre lo stesso: bombardarvi con ancora più pubblicità. Così l’azienda ora rivela di voler portare i banner pubblicitari anche all’interno del feed Esplora e perfino nei feed dei profili privati degli utenti.

Quando visiterete la pagina di un vostro amico o di un influencer, tra un post e l’altro poteste vedere la pubblicità di un nuovo ristorante o di una felpa.

Instagram si è sempre mantenuto grazie alla pubblicità. Il social network attualmente non ha altre forme di monetizzazione: a differenza di YouTube, Telegram e Twitter non ha un abbonamento a pagamento ed è completamente gratuito.

Instagram in futuro potrebbe puntare molto sugli NFT, forse addirittura aprendo un marketplace per i collezionabili digitali integrato all’interno dell’app. Ma per il momento deve accontentarsi dei soldi degli inserzionisti. Attualmente le cose non stanno andando benissimo: per la prima volta Meta ha chiuso un trimestre con un fatturato in calo.

Instagram come YouTube: arriva la monetizzazione per gli influencer

Di interessante c’è che Instagram sta anche valutando di dividere parte delle entrate pubblicitarie con i creatori di contenuti, che potrebbero essere ricompensati per le pubblicità visualizzate nei loro feed o prima dei loro Reels (un po’ come avviene su YouTube). Instagram dovrebbe iniziare i primi test negli Stati Uniti, almeno all’inizio soltanto una piccola manciata di influencer selezionati dal social potranno monetizzare i loro account.

Il social sta anche lavorando ad alcune forme di pubblicità più innovative, ad esempio attraverso la realtà aumentata. Meta ha anche parlato di una nuova tipologia di pubblicità – chiamate multi-advertiser – che verranno suggerite sulla base di quelle con cui l’utente ha già interagito in passato. Quando l’utente aprirà la pubblicità di un negozio di fumetti il social tenterà di mostrargli subito dopo le inserzioni di altre aziende simili e in linea con i suoi gusti. Secondo l’azienda sarebbero molto più efficaci delle inserzioni tradizionali.