New York ha diversi parchi cittadini che danno ospitalità a una grande biodiversità di fauna, tra cui si aggirano anche i coyote, una specie che non ci si aspetterebbe di vedere in questi contesti. Uno studio ha analizzato la dieta seguita da questi animali, rendendosi conto che, nonostante la vicinanza con l’essere umano, questi si alimentano principalmente con cibo che possono trovare in natura.

Gli animali selvatici nella città di New York sono prevalentemente distribuiti all’interno dei parchi cittadini, offrendo l’opportunità ai ricercatori di capire come funzionano gli ecosistemi a stretto contatto con l’uomo. Un team di ricercatori della Fordham University di New York ha analizzato l’influenza che l’uomo ha sulla dieta dei coyote che popolano i parchi della città. I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sulla rivista PeerJ.

Per capire che tipo di alimentazione seguono i coyote, gli scienziati hanno analizzato il DNA contenuto in campioni di feci di questi animali raccolti nei parchi e in altri spazi verdi della città in un periodo di 7 anni, in collaborazione con i membri del Gotham Coyote Project, un gruppo di scienziati interessati a conoscere di più su questa specie in tutta la regione.

Queste analisi hanno permesso di rilevare componenti alimentari non visibili a occhio nudo. I principali alimenti ingeriti sono prede che si possono trovare in zone naturali come procioni, cervi, conigli, uccelli e piante, ma anche cibi umani come pollo, maiale e manzo.

Questi dati sono stati confrontati con la dieta di coyote che vivono fuori dalle città e si è scoperto che questi ultimi consumano una quantità maggiore di procioni e cervi, ma questi animali si alimentavano con una quantità di cibo umano molto simile a quella dei coyote cittadini. Questo dimostra che la sopravvivenza dei coyote di città non dipende dal cibo umano.