Apple ha eliminato OG App dal suo marketplace. L’applicazione consente di ripristinare ‘l’esperienza vintage’ di Instagram, rimuovendo non soltanto gli onnipresenti video, ma perfino al pubblicità. Il client alternativo per il social network aveva immediatamente suscitato l’interesse della stampa americana, e anche dei tanti utenti delusi dalle ultime versioni di Instagram.
Tutta questa attenzione non ha giovato ad OG App, perché il clamore mediatico ha inevitabilmente attirato anche le attenzioni (e i fastidi) di Meta. Morale? In poche ore l’azienda di Mark Zuckerberg ha ordinato e ottenuto che l’applicazione venisse eliminata dall’App Store.
Come succede in questi casi, i fortunati che l’avevano già scaricata potranno continuare ad utilizzarla – a meno che non decidano di disinstallarla manualmente. Tutti gli altri invece non la possono più scaricare, salvo jailbreak.
OG App offre agli utenti un’ampia scelta in termini di personalizzazione. Ad esempio consente di creare dei feed alternativi e personalizzati. Peraltro, l’applicazione non introduce nemmeno rischi per la privacy, dato che la gestione dell’account (e del login) viene gestita dalle API ufficiali di Instagram e Apple.
Dunque cosa è andato storto? Un portavoce di Apple ha confermato che l’applicazione è stata rimossa da Meta, dato che avrebbe utilizzato le API della compagnia in una maniera che non è autorizzata dai termini di servizio. Non ci stupisce particolarmente dato che – lo ripetiamo – OG App eliminava completamente la pubblicità da Instagram. Trattandosi dell’unica forma di monetizzazione del social, il fastidio dell’azienda è ben comprensibile. Meta ha annunciato di voler intraprendere azioni legali contro gli sviluppatori dell’app.