La sacroileite si rileva in una percentuale che va dal 10 al 25% di tutte le sindromi note per il dolore alla schiena. È un processo infiammatorio dell’articolazione che unisce osso sacro ai due ossi iliaci, ognuno a un lato del bacino. Se l’infiammazione riguarda solo l’articolazione di un lato si parla di sacroileite unilaterale, oppure nell’altro caso, bilaterale. È il dolore più comune alla parte bassa della schiena, ai glutei e alle cosce, non facile da diagnosticare. Le cause di tale infiammazione possono essere:
- osteoartrite
- spondilite anchilosante
- traumi, come cadute, incidenti o altre lesioni della parte
- gravidanza, a causa degli ormoni che possono rilassare troppo i muscoli e i legamenti del bacino
Il sintomo principale è il dolore ai glutei, all’anca, alla schiena, alla coscia. Se si resta seduti per un lungo periodo può peggiorare e si devono fare dei movimenti circolari dei fianchi per trovare sollievo. La sacroileite potrebbe causare la perdita di mobilità della relativa zona. Altre cause possono essere difficoltà a dormire e la depressione.
La diagnosi è un esame obiettivo e non di semplice accertamento. Si potrebbe presentare un’asimmetria pelvica, in particolar modo, se il dolore è situato su un solo lato del corpo con altre anomalie della colonna vertebrale. Si prevedono test di movimento fisico e di palpazione e se saranno positivi la probabilità di diagnosi è la sacroileite. Utili anche esami completi di laboratorio, radiografie ed esami per immagini.
Un altro metodo è l’iniezione di anestetici e steroidi nella zona di dolore. Se il dolore scompare, allora si tratta dell’infiammazione dell’articolazione sacroiliaca. La cura principale è la terapia fisica che può diminuire il dolore aumentando i muscoli dell’area e la sua mobilità. Possono essere prescritti FANS e miorilassanti, ma anche anestetici e steroidi.
Un altro trattamento efficace è l’ablazione a radiofrequenza, dopo le iniezioni. Si tratta di onde elettromagnetiche che riscaldano i tessuti dell’aria per alleviare il dolore. C’è poi un intervento chirurgico usato per dolore cronico: la fusione dell’articolazione sacroiliaca con viti.
La sacroileite è sindrome benigna e si può migliorare se il paziente applica fisioterapia ed esercizio fisico regolare. Deve mantenere un giusto peso corporeo e condurre una vita sana. Se si tratta invece di sacroileite relativa a spondilite anchilosante, allora possono esserci casi di un certo grado di invalidità.