Era dai tempi di Darwin che l’isola di Santiago non era così popolata di iguane terrestri. Pare che il merito del loro ritorno, dopo ben due secoli dalla comparsa dalle Galàpagos, sia dovuto a un programma di ripristino ecologico. Le iguane terrestri sono tornate a riprodursi. Dal 2019 si contano più di 3.100 esemplari. Grazie al nuovo programma, il Ministero dell’Ambiente, dell’Acqua e della Transizione ecologica dell’Ecuador ha riportato la specie sull’isola. Si tratta di esemplari di Conolophus subcristatus di tutte le età.

 

Oggi stiamo vivendo con entusiasmo il ripristino ecologico di un’isola che in passato è stata duramente colpita.

Gustavo Manrique, Ministro dell’Ambiente

 

 

È un esemplare noto come “iguana terrestre delle Galàpagos”, visto che è specie autoctona dell’arcipelago del Pacifico. Tale specie priva di predatori, è comunque considerata fragile dall’Iucn, nella sua lista rossa. All’inizio del Novecento le iguane delle Galàpagos sembravano addirittura estinte localmente. L’Ecuador, a cui appartengono le isole Galàpagos, da anni sta tentando di riportare l’iguana terrestre nel suo ecosistema locale.

 

187 anni dopo torniamo ad assistere ad una popolazione sana di iguane terrestri, con adulti, giovanili e neonati, nell’isola Santiago. Questo è un grande risultato di conservazione e rafforza le nostre speranze di ripristino di isole che sono state gravemente colpite dalle specie aliene.

Danny Rueda Cordova, direttore del Parco Nazionale Galápagos

 

 

Un’altra bella notizia recente relativa sempre alla biodiversità della Galàpagos è il ritorno, dopo più di 100 anni, della tartaruga gigante “fantastica”.