Una recente scoperta ha dichiarato la ricetta magica per la riduzione di grasso in eccesso. Bisogna seguire la base di una dieta mediterranea di due mesi, così si potrebbe eliminare il grasso nel pancreas. Inoltre, migliorando la produzione di insulina prevenendo il diabete. Servono piccoli efficaci accorgimenti come consumare frutta, verdura, olio extravergine d’oliva e semi, cereali, lasciando da parte la carne, soprattutto rossa.

Due mesi saranno sufficienti a ridurre in modo drastico il grasso di troppo nel pancreas e a migliorare la produzione di insulina. Se il grasso infatti è di troppo, si addensa nel tessuto adiposo e in organi come cuore, fegato e pancreas. In questo modo potrebbe innescare alterazioni della secrezione di insulina aumentando il rischio diabetico.

L’Unità di Diabete, Nutrizione e Metabolismo dell’Università Federico II di Napoli ha voluto studiare meglio l’argomento. Tutto in collaborazione con l’Ircss Synlab Sdn e l’Istituto di Biostrutture e Bioimmagini del Cnr di Napoli. Lo studio è avvenuto su un gruppo di pazienti diabetici di tipo 2. Hanno seguito per due mesi una dieta ricca di acidi grassi monoinsaturi nell’olio extravergine d’oliva o una dieta multifattoriale. Quest’ultima era ricca di cibi a basso indice di glicemia e di fibre. Come verdura, legumi, cereali integrali, frutta, oltre che acidi grassi monoinsaturi, acidi grassi omega 3 e omega 6. Questi ultimi sono contenuti in pesce grasso e frutta secca con guscio. In tale dieta ci sono anche vitamine e polifenoli (frutta, tè, caffè, verdura).

Prima e dopo il test c’è stata la misurazione di grasso nel pancreas e anche i valori della glicemia e insulina. Tutto a digiuno e nelle 4 ore successive a un pasto test. Dopo 2 mesi di trattamento il grasso del pancreas si era ridotto del 10% nei pazienti con dieta multifattoriale. Inoltre, questo gruppo di persone aveva registrato un aumento di secrezione di insulina del 30% specialmente nelle prime due ore successive al pasto. Hanno scoperto che un’alimentazione di tipo mediterraneo, già di per sé salutare, potesse essere positiva anche per il diabete.