TikTok dichiara guerra alle fake news, grazie ad una piccola legione di moderatori e alla collaborazione con ben 13 diversi partner incaricati di facilitare le attività di fact-checking sul social. È quanto ha raccontato la divisione italiana di TikTok a La Repubblica.
Investiamo continuamente nella formazione dei nostri team di moderatori per rafforzare l’applicazione delle nostre Linee guida. Abbiamo migliaia di professionisti della sicurezza in tutto il mondo che lavorano insieme con la tecnologia che ci aiuta a individuare i contenuti che potenzialmente non rispettano le Linee guida
ha spiegato un portavoce del social al quotidiano italiano.
Complessivamente, i 13 partner esterni selezionati da TikTok per l’attività di fact-checking coprono i contenuti pubblicati in ben 33 lingue diverse, per un totale di 64 paesi diversi. Quanto all’Italia, ByteDance ha scelto di lavorare assieme all’agenzia Facta News.
Intelligenze artificiali, sì, ma il lavoro di moderazione viene monitorato da dipendenti in carne ed ossa. Ogni volta che un utente riceve un provvedimento può fare ricorso. La pratica viene sempre rivista da un moderatore, che potrà scegliere se confermare il ban o invertirlo.
In futuro TikTok aprirà il suo processo di moderazione ai ricercatori, che potranno accedere e studiare i dati prodotti dal social network. Tra le altre cose, i ricercatori potranno simulare l’upload di contenuti per analizzare come vengono trattati dalle IA e dai moderatori, inoltre potranno anche accedere alla blacklist delle keyword vietate dall’applicazione.